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Scudetto Napoli, prefetto Palomba: “Giovane morto non legato alla festa”

I due eventi non sarebbero collegati

Pubblicato il 5 Maggio 2023

I due eventi non sarebbero collegati: il piano sicurezza messo a punto per evitare che le celebrazioni degenerassero ha retto bene: lo sostiene il prefetto di Napoli.

La morte del giovane a Napoli, durante i festeggiamenti per lo scudetto, non ha nulla a che a vedere con le celebrazioni per la vittoria calcistica. A smentire il collegamento tra i due eventi è il prefetto del capoluogo campano, Claudio Palomba, ai microfoni di Sky TG24. Il piano sicurezza messo a punto per evitare che i festeggiamenti degenerassero ha retto, ha aggiunto il prefetto, e i controlli continueranno anche domenica prossima, quando il Napoli tornerà in campo contro la Fiorentina.

Palomba: “Voglio sottolineare senso di responsabilità dei napoletani”

“L’uccisione dell’uomo “è assolutamente slegata rispetto ai festeggiamenti”. Non sarebbe quindi stato un evento casuale. “Quello che mi preme sottolineare”, aggiunge il prefetto, “è il senso di responsabilità dei napoletani: ieri c’era un divieto di circolazione ed è stato largamente osservato; c’erano dei varchi con uomini delle forze dell’ordine a presidiarli. La macchina dell’organizzazione ha funzionato”.

Cosa è successo

L’uomo, 26 anni, si è spento all’ospedale Cardarelli, dopo essere stato ferito in piazza Volturno a colpi di arma da fuoco. Residente nel quartiere di Ponticelli, il giovane, era già noto alle forze dell’ordine. Dopo la notizia del decesso, alcune persone – vicine alla vittima – hanno danneggiato il pronto soccorso del Cardarelli. Nello stesso posto dove è stato colpito il ragazzo sono rimaste ferite anche altre tre persone, tutte – verosimilmente – da colpi di arma da fuoco.