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Scuola, Bianchi non è sordo: “Sto ascoltando i ragazzi”

Pubblicato il 21 Febbraio 2022

Patrizio Bianchi non è sordo. Ci tiene a sottolinearlo. Le proteste degli studenti per le novità annunciate dal ministro dell’Istruzione non lo hanno lasciato indifferente.

“Io sto ascoltando da tempo i ragazzi, ci sono state le elezioni e un milione e seicentomila ragazzi hanno votato per le Consulte, non sono stato incapace di ascoltare. Certo, i ragazzi sono milioni e hanno diversi modi di parlare e agire”, ha dichiarato.

“Ieri ci sono stati gli Stati generali, sono pronto a ragionare su una riforma più grande della scuola: con il Pnrr stiamo mettendo mano alla riforma delle scuole professionali e tecniche. Ho dei tavoli di lavoro con i ragazzi delle Consulte; oggi uno ha terminato il suo lavoro. Ho già ascoltato alcune associazioni, domani sento il Forum”, ha dettagliato per dare supporto alle intenzioni.

“Per quanto riguarda l’esame di maturità. Abbiamo accolto l’idea che fossero gli istituti a preparare la seconda prova – ha spiegato – questo ritorno di fiducia reciproca studenti professori è fondante per affrontare la seconda prova. Ai ragazzi dico di avere fiducia negli insegnanti, insieme prepareranno questa prova, i ragazzi hanno bisogno di ritrovare fiducia in se stessi e nella scuola, si ritrovino con i loro insegnanti. Bisogna andare avanti.”

“Ricordo che l’Alternanza scuola lavoro non c’è più, oggi ci sono i Percorsi di orientamento e la formazione professionale fatta dalle Regioni finanziati dai fondi europei – ha concluso – E’ giusto affrontare tutti i temi della scuola, sono pronto a farlo. La sicurezza certamente deve essere di più ma bisogna distinguere tra formazione e orientamento: le due tragedie avvenute riguardano la formazione professionale, l’orientamento che viene fatto dalle scuole è invece un pezzo di scuola. Apriamo insieme il cantiere della scuola, ragioniamo insieme”.