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Scuola, in attesa delle assunzioni, si reclutano supplenti con l’Interpello: cosa c’è da sapere

Pubblicato il 1 Ottobre 2024

Si chiama sistema Interpello ed è l’importante novità per quanto riguarda il reclutamento degli insegnanti supplenti nelle scuole.

Detto addio alle Mad, in pratica adesso sono le scuole che possono reclutare, con la pubblicazione di annunci, docenti, oltre a laureati e studenti abilitati all’insegnamento.

Al contrario di quel che avveniva con la Messa a Disposizione (Mad), non saranno gli insegnanti a mettersi a candidarsi, ma spetterà alla scuola richiedere i professionisti di cui ha bisogno per colmare i vuoti dietro le cattedre.

Basta, quindi, con tutte le graduatorie.

Sono già oltre trenta le province che hanno aperto le procedure per gli interpelli.

Da Torino e Novara in Piemonte a Milano, Monza, Bergamo, Pavia e Mantova in Lombardia, poi Bologna, Genova e La Spezia, Livorno, Siena e Prato, Vicenza, Venezia e Padova.

La carenza di prof ormai si sente anche al Sud: da Catanzaro a Ragusa le graduatorie cominciano a svuotarsi.

Nello specifico, gli annunci sono pubblicati nell’albo online e sulle piattaforme degli uffici scolastici provinciali, con tanto di dettagli sui posti disponibili.

Gli aspiranti insegnanti potranno direttamente rispondere agli interpelli inviando il curriculum e una lettera di presentazione.

Le principali richieste di interpelli riguardano le posizioni di docente, docente di sostegno, personale Ata e insegnante per i corsi di recupero estivi.

Può partecipare chiunque, senza limitazioni legate alla residenza o titoli di studio (chi ha un titolo però ha la priorità).

Sono esclusi tutti coloro che hanno sottoscritto un contratto a tempo determinato per l’anno in corso.

È possibile candidarsi in ogni momento, anche se il periodo in cui solitamente si registra un aumento delle richieste delle scuole va dalla seconda metà di settembre fino alla fine di ottobre, oltre che nel periodo immediatamente precedente e successivo alle vacanze di Natale e di Pasqua

Il contratto stipulato da Interpello presenterà le stesse condizioni della supplenza tramite GPS, comprese le sanzioni relative a un’eventuale mancata presa di servizio o abbandono del servizio, applicabili nella provincia in cui si è inseriti nelle GPS.

A rendere impossibile la vita a presidi, genitori e soprattutto ragazzi e bambini c’è il fatto che quest’estate il Mef aveva autorizzato circa 45 mila nuove assunzioni per quest’anno, ma quasi la metà dei posti (poco meno di 20 mila) sono stati “accantonati” in attesa dei nuovi concorsi previsti dal Pnrr che dovrebbero essere banditi entro novembre e dunque svolgersi nel 2025. 

Una scelta che ha provocato le proteste dei cosiddetti “idonei” del concorso 2020 – docenti che all’epoca avevano superato le varie prove ma non hanno ottenuto un punteggio sufficiente per salire in cattedra. Di solito le graduatorie dei concorsi hanno una durata di un paio d’anni e poi chi è dentro è dentro, gli altri restano fuori.

Nel loro caso il governo ha deciso ormai più di un anno fa di trasformarle in graduatorie a esaurimento: elenchi da cui pescare i nuovi assunti fino all’ultimo nome presente in lista.

Peccato, però, che la precedenza vada comunque data ai vincitori dei concorsi Pnrr.

Così gli idonei per ora devono accontentarsi di fare i supplenti e i ragazzi che avrebbero avuto diritto a degli insegnanti in pianta stabile alla solita girandola di docenti.