Sei giorni di sospensione.
E’ la sanzione comminata nei confronti della conduttrice a seguito del procedimento disciplinare aperto per il caso esploso dopo che il monologo dello scrittore previsto per la puntata di CheSarà dello scorso 25 aprile non è andato in onda.
Nicola Porro, sprezzante, l’aveva definita “telemartire”.
Fiorello aveva ironizzato immaginandola legata a una delle zampe del cavallo di fronte alla sede Rai di Viale Mazzini, a Roma, coi dipendenti autorizzati a tirarle delle freccette.
Un gogna per Serena Bortone, insomma, sulla quale aveva sorriso sornione Roberto Sergio nella puntata di VivaRai2 in cui l’amministratore delegato della televisione di Stato aveva annunciato che “È stato contestato a Bortone, come avvenuto in analoghi casi, il post pubblicato sui social in violazione della normativa della policy aziendale”.
“Ci sono regole che devono essere rispettate da tutti i dipendenti. La normativa vieta di rilasciare dichiarazioni pubbliche su attività, notizie o fatti aziendali”, aveva sottolineato.
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