Pubblicato il 25 Agosto 2020
Una bellezza non incrinata dall’età: semmai resa più particolare, più interessante. Sean Connery, 90 anni oggi, è intramontabile. Ha ottenuto un Oscar come attore non protagonista: negli Intoccabili di Brian De Palma, film nel quale interpretava il poliziotto irlandese Jimmy Malone, notato, apprezzato dal pubblico, infine amato. Sono stati tributati a Sean Connery circa trenta premi alla carriera.
Chi può dimenticarlo nei panni del più amato 007 di tutti i tempi? Un’etichetta che avrebbe voluto rimuovere dalla sua figura, ma che non ha affatto condizionato i suoi successivi successi. Già nel 1967, dopo Si vive solo due volte, Sean Connery aveva dato il suo primo addio al personaggio di 007, tanto che per Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Maestà del 1969, il film successivo della serie, i produttori scritturarono George Lazenby. Connery fu però convinto a tornare nei panni dell’agente doppio 0 e nel 1971 girò Agente 007 – Una cascata di diamanti, il suo sesto e ultimo film della serie ufficiale. Questa volta il suo addio parve categorico, tanto che in tutte le interviste dichiarò: «Never Again» («Mai più!»), ma quando nel 1983 tornò nei panni di Bond nell’apocrifo remake di Thunderball i produttori, su suggerimento del regista Irvin Kershner, scelsero un titolo ironico per la pellicola Mai dire mai (Never Say Never Again), con esplicito riferimento a quanto detto da Connery dodici anni prima. Per il suo ritorno nei panni di James Bond Connery ottenne 3 milioni di dollari, cui si aggiunse una percentuale sugli incassi. Già nel 1976, tuttavia, l’attore tentava nuovi percorsi. Robin e Marian è un film singolare, diretto da Richard Lester e interpretato con Audrey Hepburn: c’è qua il Robin Hood che non ti aspetti, proiettato fuori dalla leggenda.
Sean Connery è nato a Edimburgo da un camionista e una cameriera, che insieme hanno posto un simbolo nel firmamento del cinema. Che dire ancora di quest’uomo dalle capacità multiformi? Il cinema era ed è il suo vestito più appropriato.
Ha 94 film alle spalle, 10 avventure produttive e una regia all’attivo. Ha interpretato in particolare, “The Rock”, “Entrapment”, “Indiana Jones e l’ultima crociata” (come padre di Harrison Ford), “La casa Russia”, che hanno affinato ancora e ancora la sua prova d’attore, in modo da non lasciarlo come semplice icona del film d’azione, ma renderlo eterno. Le sue fattezze con il trascorrere degli anni sono diventate più eleganti, più intellettuali, con una evidente attenzione dell’interprete stesso nel creare un personaggio, reso senza tempo. Nel ritirare un premio alla carriera ha detto “I miei piedi stasera sono stanchi, ma il mio cuore e il mio cervello proprio no!”.
(fonte: Ansa, Wikipedia)