Il film, fuori concorso al festival, è stato co-diretto con Aaron Kaufman.
Rispondendo alle domande della stampa, Penn ha detto che per lui è stato molto importante “mostrare la verità dell’assoluta unità dell’Ucraina nel perseguire tutto ciò senza il quale la vita non ha senso di essere vissuta”.
L’attore e regista americano ha più volte sottolineato la necessità di aiutare Kiev con “armi di precisione a lungo raggio” e di fornire all’Ucraina “l’hardware” per difendersi.
Parlando del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Penn ha detto che un “piccolo e inquietante bullo minaccia lui e il suo Paese”, aggiungendo però che Zelensky non è una persona che si faccia intimidire.
Raccontando la sua esperienza personale in Ucraina, Penn ha detto di essere stato in compagnia di persone che rappresentano la libertà e che “nessuno di loro ha una preferenza per esprimersi con armi violente, ma non gli è stata data una scelta”.
L’attore e regista americano ha aggiunto di cogliere “ogni possibilità di essere in compagnia di eroi”. Penn ha infine elogiato il senso di comunità degli ucraini durante il conflitto, “fanno quello che devono fare, perché semplicemente amano e il loro Paese e si amano a vicenda.
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