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“Selezione naturale”: la consigliera comunale del commento sui morti a La Mecca si dimette

Pubblicato il 2 Luglio 2024

“Selezione naturale”. Così aveva commentato su Facebook la morte di centinaia di pellegrini, a causa del forte caldo, a La Mecca per la Festa del Sacrificio. E la bufera che ha investito Silvia Marcon la consigliera comunale di Conegliano, in provincia di Treviso, l’ha costretta alle dimissioni.

Dieci giorni dopo l’insediamento nel gruppo consiliare di Forza Conegliano, che sostiene il sindaco Fabio Chiesa, la decisione di fare un passo indietro.

“I social sono un importante strumento di comunicazione ma possono anche rivelarsi letali nella possibilità di strumentalizzazione e non sono ammessi errori, salvo poi pagarne le conseguenze. È quello che è successo a Silvia Marcon, da poco entrata in consiglio comunale tra le file del nostro gruppo, che a seguito di un improvvido commento all’interno di un post privato, per onestà intellettuale ha riconosciuto immediatamente la gravità di quanto con leggerezza annotato ed ha deciso di dimettersi volontariamente dall’incarico, pur a pochi giorni dal suo subentro, nella ferma volontà di non voler creare difficoltà al gruppo di fronte a un desiderio di strumentalizzazione”, si legge nella nota del capogruppo di Forza Conegliano, Christian Dal Bo’, diffusa dall’Ansa.

“Spiace per l’accaduto conoscendo l’energia che Silvia mette nei suoi impegni e, sentite le sue scuse ma soprattutto conoscendola, siamo sicuri che non ci fosse la volontà di oltraggiare gli appartenenti ad una dottrina. Ciò è anche distante dai rapporti e dal rispetto per le persone che la stessa ha sempre manifestato”, si legge ancora.

“Forza Conegliano è un gruppo inclusivo eterogeneo composto da persone che hanno valori condivisi, senza discriminazione alcuna, e impegnate a lavorare con i propri delegati per il bene della città. Un dovere sociale ed istituzionale che continueremo a fare con ancora maggiore forza. Auspichiamo che l’atto di responsabilità di Silvia sia di esempio”, conclude Dal Bo’.