Sensori di posizione lineare: cosa sono e dove si utilizzano

I sensori di posizione lineare, detti anche trasduttori di posizione lineare sono degli strumenti utilizzati per rilevare la posizione e la velocità dei movimenti meccanici che denotano uno spostamento, appunto, lineare.

Entrando più nel dettaglio, i trasduttori lineari magnetostrittivi funzionano attraverso il principio di magnetostrizione. Di cosa si tratta? Parliamo di un fenomeno che vede l’alternarsi di stati quali contrazione ed espansione in alcuni specifici materiali nel momento in cui si trovano in un campo magnetico alternato.

Il vantaggio di utilizzare i sensori di posizione lineare risiede principalmente nel fatto che risultano assenti contatti elettrici nella parte posta sul cursore mobile, un fattore che assicura una performance ottimale in termini di precisione e velocità.

Il funzionamento di un sensore di posizione lineare

Come abbiamo accennato poc’anzi, i trasduttori di posizione lineare consentono di misurare uno spostamento che si verifica lungo una linea retta. Ciò avviene attraverso i sensori magnetostrittivi, i quali permettono di stabilire con precisione la posizione esatta di un cilindro attraverso l’impiego di un cursore mobile magnetico.

Il materiale con cui vengono solitamente realizzati i sensori di posizione lineare è l’acciaio inossidabile, complice la spiccata resistenza ma anche la versatilità nella lavorazione.

L’installazione può essere predisposta sia all’interno che all’esterno del cilindro oggetto di verifica.

Oltre ai vantaggi in termini di precisione e velocità, i trasduttori di posizione lineare assicurano di non dover subire danni legati all’usura, vista l’assenza di contatti a livello meccanico e la notevole resistenza a urti, vibrazioni, variazioni di temperatura, uso intensivo.

In pratica, un sensore di posizione lineare è in grado di offrire informazioni precise rispetto alla posizione effettiva di una macchina, andando a verificarne e monitorarne costantemente il movimento e la posizione.

Solitamente questo apparecchio viene impiegato per controllare lo spessore di materiali lavorati sotto forma di lastre piuttosto sottili, in genere in carta o metallo. Ciò permette di essere sicuri che la calibrazione si mantenga entro determinati margini di tolleranza.

Gli ambiti di impiego dei trasduttori di posizione lineari

I trasduttori di posizione lineare sono utilizzati soprattutto per l’assemblaggio e l’integrazione di applicazione OEM. Vengono impiegati principalmente in campo medico, in agricoltura e in edilizia, soprattutto nelle macchine per il movimento terra e negli ascensori.

La posa viene fatta direttamente nei macchinari, nei quali vengono inseriti dei cilindri oleodinamici: è qui che viene applicato il sensore di posizione lineare.

L’installazione risulta facilitata grazie alla possibilità di configurare in più modi il cursore mobile, qualcosa che facilita l’installazione del trasduttore e ne garantisce una compatibilità ottimale.

I trasduttori di posizione lineare sono pensati per tollerare livelli importanti di pressione, variazioni di temperatura e vibrazioni. Tale peculiarità li rende indicati per contesti differenti, compreso il fatto di conseguire un monitoraggio costante dei macchinari industriali.

Queste caratteristiche tecniche li fanno percepire come un’eccellente soluzione anche per le macchine utensili, gli impianti robotizzati, nell’automazione industriale, nell’avionica nonché nelle misure di controllo degli impianti improntate sulla digitalizzazione.

I sensori lineari di posizione possono essere personalizzati in diversi modi, adattandosi alle specifiche necessità contestuali. Ed è certamente questo il loro vantaggio più interessante.