Momenti di forte tensione a Roccagorga, dove una donna si è incatenata davanti alla sede del Comune per protestare contro la drammatica situazione che stanno vivendo i dipendenti dell’Azienda Speciale Vola. Il marito della donna, insieme ad altri colleghi, non percepisce lo stipendio da ben tre mesi, una condizione che sta mettendo in ginocchio numerose famiglie.
La donna, visibilmente provata, ha raccontato il proprio dolore e la paura per il futuro:
“Siamo esasperati, stiamo perdendo la nostra dignità. Senza stipendio, non possiamo pagare il mutuo o fare la spesa. Alcuni di noi hanno già ricevuto avvisi di pignoramento. Non è giusto che dobbiamo lottare per qualcosa che ci spetta di diritto.”
La sua disperazione è condivisa da molti altri lavoratori che, con un solo reddito in famiglia, si trovano ora ad affrontare situazioni di grave difficoltà economica.
Le sigle sindacali UGL Psa e Confintesa Latina hanno espresso indignazione per l’assenza di risposte da parte dell’amministrazione comunale, puntando il dito contro il sindaco Carla Amici, accusata di non aver ancora affrontato il problema con la necessaria urgenza.
Nei giorni scorsi, i rappresentanti dei lavoratori avevano richiesto un incontro con il prefetto di Latina, Vittoria Ciaramella, per discutere della situazione, ma ad oggi non è arrivata alcuna risposta ufficiale.
Dopo ore di protesta, la donna ha deciso di interrompere il gesto estremo, anche grazie all’intervento delle forze dell’ordine e dei sindacati, che hanno sottolineato come le sue condizioni fisiche e psicologiche fossero ormai al limite.
“Questa non è solo una crisi economica, ma una bomba sociale pronta a esplodere. Serve un intervento immediato da parte delle istituzioni per garantire ai lavoratori e alle loro famiglie la stabilità di cui hanno bisogno” – hanno dichiarato i rappresentanti sindacali.
I sindacati chiedono con forza trasparenza sulla situazione economica dell’Azienda Speciale Vola, pretendendo un’analisi dettagliata delle finanze e delle motivazioni che hanno portato ai mancati pagamenti.
Un ulteriore nodo da sciogliere riguarda le trattenute sugli stipendi: secondo quanto emerso, alcuni lavoratori avrebbero visto sottratti importi per prestiti e cessioni del quinto che, però, non sarebbero stati versati ai creditori. Anche su questo punto si attende una risposta chiara e ufficiale.
Ora la palla passa alle istituzioni: i lavoratori e le loro famiglie non possono più aspettare.
Un pastore maremmano attacca madre e figlia in casa. Il padre interviene con un fucile…
Appello per il giovane scomparso: non ha con sé documenti né telefono e necessita di…
Momenti di terrore poco prima del decollo di un volo Jetstar. Un ragazzo di 17…
E' stata condannata a 12 anni e 8 mesi dal gip dei minori Nicola Aiello…
Antonio Giulio Picci, noto bomber classe 1985, ha ufficialmente lasciato gli Underdogs FC nella Kings…
Dramma ad Avellino nella giornata di ieri, mercoledì 5 marzo, dove un uomo anziano, di…