Sequestro choc a Benevento, ragazzini torturati e sfregiati per una lite

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Tre giovani hanno vissuto una giornata da Arancia Meccanica a Benevento, sottoposti ad atroci torture per mano di 4 uomini a causa di un litigio tra ragazzini. Tra le vittime di queste orribili torture c’è anche un minore e sono stati arrestati 4 uomini dopo una minuziosa indagine condotta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, dai carabinieri di Benevento e dai carabinieri di San Leucio del Sannio.

Dei 4 arrestati uno è finito in carcere, mentre gli altri 3 sono finiti ai domiciliari con l’obbligo di portare il braccialetto elettronico con l’accusa di tortura, sequestro di persona e rapina, reati commessi a danno di 3 giovani.

Le indagini

Le indagini sono partite dopo che i carabinieri hanno fermato a San Leucio del Sannio un’auto, a bordo della quale c’era una situazione piuttosto sospetta. Nei posti anteriori c’erano due uomini, un 55enne e un 22enne, mentre dietro era seduto un ragazzo col volto tumefatto. I due uomini hanno provato a dare delle spiegazioni circa le ferite del terzo passeggero, ma la versione non ha convinto i militari.

Dopo ulteriori accertamenti hanno scoperto che in effetti il ragazzo era stato percosso proprio dai due uomini in un’abitazione a Benevento, dove si trovavano altri due suoi amici, uno dei quali minorenne, a loro volta sequestrati e torturati da due persone, padre e figlio, che impedivano loro di uscire.

Nel corso delle indagini, che si sono avvalse del supporto del Nucleo operativo radiomobile della compagnia dei carabinieri di Benevento, sono state ascoltate le vittime e altre persone informate dei fatti e sono state analizzate le immagini di videosorveglianza della zona, la documentazione bancaria e gli acquisti dati di traffico telefonico.

La ricostruzione delle orribili violenze

Da quanto emerso i tre giovani poi torturati si erano recati in un’abitazione a Benevento, in Rione Libertà, per risolvere una lite che si era verificata pochi giorni prima con alcuni coetanei.

Una volta entrati nell’abitazione però sarebbe iniziato il loro inferno, sequestrati e torturati per ore, anche con armi, coltelli e un manganello. Secondo le ricostruzioni due delle vittime sarebbero state colpite più volte con calci alla testa, sedie e un manganello, poi ferite col coltello e costrette a pulire il loro stesso sangue.

Uno dei tre giovani avrebbe perso anche conoscenza durante le torture ma, appena si riprendeva, gli veniva ordinato di muoversi a 4 zampe sul pavimento e di abbaiare, mentre i suoi aguzzini lo colpivano provocando una defecazione spontanea, per poi costringerlo a stare sul balcone per il cattivo odore che emetteva. Gesti orribili per i quali i 4 arrestati sono accusati di tortura, aggravata dalle lesioni, dal sequestro di persona e dalla rapina.

Alle tre vittime inoltre sono stati sequestrati i cellulari, denaro contante e l’auto con la quale erano arrivati a Benevento. Quella stessa auto era stata usata dai sequestratori per portare le vittime al bancomat costringendole a prelevare soldi dai loro conti correnti.

Proprio nel corso del prelievo i due aguzzini, insieme ad una delle tre vittime, sono stati intercettati dai carabinieri che hanno messo insieme i pezzi del puzzle svelando il velo su quelle agghiaccianti torture.

Gli arresti

Il gip ha accolto la richiesta della Procura e ha emesso le misure cautelari, eseguite oggi, applicando la misura cautelare in carcere nei confronti dell’uomo che abita nell’appartamento dove si sono consumate le terrificanti torture. Gli altre tre aguzzini sono invece finiti agli arresti domiciliari, con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico. Durante l’esecuzione delle misure uno degli indagati è stato arrestato anche in flagranza per detenzione di numerose sostanze stupefacenti.

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Redazione Nazionale

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