Pubblicato il 4 Settembre 2020
La Serbia sposterà la propria ambasciata a Gerusalemme entro luglio 2021. Il Kosovo per voce del suo presidente Hashim Thaçi fa sapere che farà lo stesso a seguito degli accordi per il mutuo riconoscimento. Il Kosovo sarà così il primo stato a maggioranza mussulmana ad aprire un’ambasciata a Gerusalemme.
È un accordo che fa la storia, quello voluto, quasi moderato, da uno dei presidenti più controversi di sempre degli Stati Uniti, Donald Trump.
Trump che deve sventagliare successi diplomatici in vista delle presidenziali, i due leader balcanici che accettano di fare qualche passo avanti nelle loro complicatissime relazioni bilaterali.
Risultato? Patti esplosivi, che lasciano dubbi sull’instabilità del loro stesso fondamento.
Scenario degli accordi, la Sala Ovale.
Serbia e Kosovo hanno deciso di normalizzare i rapporti economici”, ha commentato Trump, esprimendo soddisfazione per “l’enorme progresso” raggiunto in questi anni dalla proclamazione d’indipendenza del Kosovo.
“Un altro risultato – ha chiuso Trump, rendendo omaggio al presidente serbo Aleksandar Vucic e al primo ministro kosovaro Avdullah Hoti – negli sforzi di allargare le relazioni diplomatiche di Israele e riconoscere Gerusalemme capitale di Israele”.
Di altro parere Saeb Erekat, segretario generale dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp): “La Palestina è diventata la vittima delle ambizioni elettorali di Trump. La squadra di Trump farà qualsiasi cosa per assicurare la sua rielezione, anche se dovesse distruggere la pace”.