Pubblicato il 3 Settembre 2022
Così Serena Williams.
“Queste sono lacrime di gioia. E non sarei stata la Serena che sono stata, senza Venus, mia sorella. È la sola ragione se adesso io sono qui. Sono grata di aver potuto vivere questo viaggio così divertente e meraviglioso. Non penso di tornare, ma non si sa mai…”, conclude.
Tra le lacrime ha dato l’addio al tennis, forse. Lo ha fatto al termine del match perso contro l’australiana Ajla Tomljanovic al terzo turno degli Us Open dopo una maratona di quasi tre ore.
Accompagnata dal sottofondo musicale di The Best di Tina Turner e dall’ovazione del pubblico dell’Arthur Ashe, la Williams non è riuscita a trattenere l’emozione. I ringraziamenti alla famiglia, alla sorella Venus, al marito e alla figlia Olympia, allo staff per un congedo dal mondo del tennis.
“Per un po’ di tempo ho pensato che Wimbledon dello scorso anno potesse rimanere il mio ultimo torneo – ha spiegato in conferenza stampa – e il fatto di aver chiuso in un altro modo mi dà maggiore serenità, mette quel torneo sotto un’altra luce. Ho dimostrato di essere ancora capace di giocare ad alto livello, ma sono pronta per fare la mamma, per esplorare una nuova versione di me stessa”.
“La cosa di cui sono più orgogliosa nella mia carriera? Roland Garros 2015, aver vinto quel torneo – ha detto – Sono quasi morta eppure ho vinto, sono molto fiera di come ci sono riuscita. Ad ogni modo il tennis resterà parte della mia vita, ne sono sicura. Non riesco ancora a vedere come, ma resterò nel mondo del tennis, che in questi anni mi ha concesso tante opportunità”.
Il “viaggio più incredibile della mia vita”, ha sintetizzato la Williams si è concluso al termine dell’incontro numero 1.014 di una carriera senza pari.
A poche settimane dal 41mo compleanno, ha giocato l’ultimo match nello stadio in cui aveva annunciato il suo prorompente avvento nel mondo del tennis vincendo lo US Open del 1999.
Serena Williams lascia il tennis dopo aver vinto 73 trofei.
E’ la quinta giocatrice più titolata nella storia della WTA. E’ stata numero 1 per 319 settimane in otto periodi diversi tra il 2002 e il 2017.
Per due volte ha vinto i quattro major (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon, US Open) uno dopo l’altro anche se non nella stessa stagione.
Ci è riuscita tra il 2002 e il 2003 e tra il 2014 e il 2015.
Ha chiuso la carriera con un bilancio di 858 vittorie e 156 sconfitte, di 367-56 negli Slam, 108-15 allo US Open.
Ha vinto quattro ori olimpici e guadagnato un montepremi totale nei tornei di oltre 94 milioni di dollari, il più alto di sempre per una donna nella storia del tennis.
Ma la sua storia ha un significato che va ben al di là del tennis, come dimostrano gli omaggi sui social network della ex First Lady USA Michelle Obama o di Oprah Winfrey o di Le Bron James.