Dopo il professore accusato da 10 alunne minorenni di averle molestate in una scuola di Roma e dopo l’insegnante di religione in una scuola bresciana denunciato per il possesso di materiale pedopornografico, arriva un’altra torbida storia di abusi e molestie sessuali nei confronti di minori.
Nei guai questa volta ci è finito un uomo di 59 anni, che lavora da oltre 30 anni in un istituto di cura per bambini nella periferia di Catania, accusato di aver avuto approcci sessuali con tre minori. La Squadra Mobile di Catania, su ordine del gip del Tribunale di Catania, ha arrestato il 59enne poiché gravemente indiziato di aver compiuto reati di atti sessuali, anche nella forma tentata, nei confronti dei tre minori che erano stati affidati a lui per ragioni di vigilanza e di custodia in cambio di soldi, cibo e piccoli regali.
Le indagini si sono basate sulle testimonianze dei tre minori coinvolti, ascoltati in audizione protetta, e sono corroborate da alcune chat trovate nei telefonini dei bambini. Il quadro finale che si è delineato è stato definito “allarmante” della polizia in una nota per la minore età dei bambini e per la loro condizione fisica.
Gli accertamenti sono stati coordinati dalla procura di Catania, eseguiti dagli investigatori della Sezione Reati contro la persona della Squadra Mobile. Secondo gli elementi raccolti il 59enne, attualmente agli arresti domiciliari, si sarebbe reso colpevole di gravi condotte nei confronti dei minori, affetti da patologie, che frequentavano l’istituto di cura.
Le indagini sono partite dopo la denuncia della mamma di un 13enne, che sarebbe stato oggetto di attenzioni sessuali da parte dell’uomo che, in particolare, gli avrebbe offerto patatine, caramelle, lattine di Coca-Cola e degli occhiali da sole, ma anche piccole somme di denaro in occasione dell’onomastico e del compleanno, in cambio di atti sessuali con richieste piuttosto esplicite su Whatsapp.
La Procura ha detto che l’uomo avrebbe cercato un approccio sessuale anche con un altro minore, col quale si sarebbe chiuso più volte in una stanza della struttura in cambio di somme di denaro, tra i 15 e i 20 euro, e piccoli regali come caramelle e un bracciale. Il 13 aprile scorso, dopo che il ragazzino non frequentava più l’istituto, il 59enne avrebbe cercato un approccio sessuale col 13enne.
Le stesse dinamiche che hanno coinvolto un altro minorenne, anche lui oggetto delle attenzioni sessuali del dipendente, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Sotto sequestro anche il telefonino e altro materiale informatico nel corso della perquisizione.
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