Pubblicato il 18 Marzo 2021
Sarebbero già state riportate, almeno molte di loro, a casa in regime di arresti domiciliari, le persone arrestate questa mattina dai carabinieri a Sezze.
Alle prime ore dell’alba, infatti, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Latina hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale dello stesso capoluogo competente, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 11 persone.
“Altri 15 indagati – aggiunge il comunicato dei carabinieri – saranno altresì raggiunti da informazioni di garanzia poiché anch’essi ritenuti responsabili, a diverso titolo, di molteplici delitti contro la Pubblica Amministrazione, la pietà dei defunti ed avverso la persona”.
A quanto è dato sapere, l’inchiesta riguarderebbe la gestione del cimitero, tanto è vero che nel mirino degli inquirenti sarebbero finiti non solo il custode della struttura, già indagato in estate nell’operazione denominata ‘Omnia’, ma anche coloro che col cimitero ci lavorano; coinvolto anche personale degli uffici comunali.
Pratica comune sarebbe stata quella di svuotare tombe occupate, secondo criteri che sarebbe interessante conoscere, per fare spazio e poter vendere di nuovo il terreno; da qui i reati contro La pietà dei defunti.
Sarebbe investe stato assodato che l’indagine non riguarda i festini hot che si consumavano all’interno dell’area cimiteriale, come risultato dalla prima inchiesta, quella del luglio scorso.
Interessante sarà capire quali sono i capi di imputazione ed a che titolo gli undici arrestati sono coinvolti nell’operazione, denominata ‘Omnia 2’, in quanto dalla prima ha preso le mosse.
Per avere maggiori particolari bisognerà aspettare che il comando carabinieri di Latina rilasci un altro documento ufficiale.