Pubblicato il 30 Agosto 2021
A Sezze scoppia il caso del seminario Diocesano di piazza De Magistris, ovvero il così detto ‘seminario‘, adiacente alla chiesa di San Pietro.
L’intervento a gamba tesa è arrivato dal commissario prefettizio Bonanno, che con una ordinanza ha imposto, come si legge nel documento: “al Sig. Di Paola Andrea Giuseppe, in qualità di custode Diocesano, e/o altri aventi titolo, l’esecuzione immediata, e comunque entro giorni 20 (venti) dalla notifica del presente provvedimento, degli interventi diretti alla messa in sicurezza dell’immobile “ex Seminario Diocesano”, e dei luoghi sul quale insiste provvedendo, con urgenza, alle misure necessarie ad eliminare lo stato di pericolo, anche potenziale, per la pubblica e privata incolumità“.
Una presa di posizione da parte del comune dovuta ad una relazione, presentata dai vigili del fuoco lo scorso 16 agosto, nella quale si descriveva una situazione di forte pericolo. “Il personale intervenuto – si legge nella relazione dei vigili del fuoco – valutato che l’ubicazione del fabbricato non consente l’impiego di autoscala, ha effettuato l’intervento salendo su i tetti dall’interno del fabbricato e provvedendo alla rimozione di numerose tegole rotte e pericolanti rimaste danneggiate per la precedente caduta di un comignolo. Con il nostro intervento si è provveduto alla rimozione momentanea di tutte le parti più esposte a pericolo di caduta. Rimane comunque urgente un intervento di manutenzione straordinaria utile al ripristino della copertura, del rifacimento del comignolo della canna fumaria, e per la definitiva messa in sicurezza dei luoghi sottostanti (pubblica via e abitazioni private sottostanti)”.
Qualora, si legge ancora nell’ordinanza sindacale, i lavori non abbiano inizio nei tempi previsti, “l’Amministrazione provvederà d’Ufficio con rivalsa delle spese a carico del proprietario della costruzione ed, altresì, procederà alla denuncia all’Autorità Giudiziaria ai sensi di legge”.
La notifica è stata fatta giungere al signor Di Paola ed alla diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno.
Naturalmente adesso si aspetta la risposta dei responsabili della struttura.