Pubblicato il 2 Novembre 2023
A volte basta una parola fuori posto o male interpretata per essere attaccati ed essere etichettati con frasi e parole offensive. Ne sa qualcosa Massimo Lopez, anche lui vittima del “politically correct”, che durante un’intervista insieme a Tullio Solenghi alla vigilia del tour teatrale dello show “Dove eravamo rimasti” ha utilizzato l’espressione etero, secondo alcuni in modo improprio.
L’attore è stato tacciato di discriminazione sessuale e di omofobia, accuse che lui ha respinto con forza in un lungo post su Instagram.
L’intervista della discordia
Durante l’intervista, a proposito della sua condizione sentimentale, Massimo Lopez si è espresso così: “Sono un etero single poco convinto. Poco convinto perché non mi piace essere single. Ma forse è tardi, avrei dovuto pensarci prima. Per fortuna ho pochi, veri, amici che sono come una famiglia”.
La parola etero, che tra l’altro Lopez sostiene di non aver detto nel corso dell’intervista, è stata però male interpretata da qualcuno che ha accusato l’attore addirittura di essere omofobo.
Accuse pesanti e sgradevoli, alle quali Lopez ha voluto rispondere con un lungo post sulla pagina Instagram.
La risposta di Massimo Lopez
“Care amiche e cari amici, molti di voi mi conoscono e mi seguono da anni, e sapete come alcune parole non mi appartengono, né tantomeno le condivido” – così ha esordito il post di Massimo Lopez e la parola a cui fa riferimento è proprio etero.
Poi ha proseguito precisando cosa ha detto realmente nell’intervista: “Oggi mi trovo qui a dover scrivere queste righe e a scusarmi con tutti voi, per una dichiarazione che non ho mai rilasciato: “etero single” è un linguaggio che non mi appartiene, non fa parte di me, non fa parte del mio modo di pensare. Questa frase nasce da un’interpretazione del tutto fantasiosa delle mie parole da parte della giornalista, durante un’intervista in cui non ho mai utilizzato la parola “etero”.
Ha dunque rispedito al mittente le accuse di omofobia con queste parole: “In tutti questi anni, non ho mai amato alcun tipo di etichetta, perché siamo persone e non oggetti, ognuna con le proprie storie e la propria unicità.
Leggere alcuni commenti poco carini, in alcuni dei quali vengo definito come un “omofobo”, fa male al cuore, proprio perché sono sempre stato dalla parte di tutti, credendo fermamente nell’amore, in ogni sua forma. Già, perché l’amore ha tante forme, ha tante sfaccettature, e non c’è un amore giusto e un amore meno giusto, ma esiste solo l’amore”.
Infine ha concluso così il suo lungo post: “L’amore non va mai né giudicato, né etichettato! Nella mia vita, ho amato tanto, e sono stato tanto amato, ma non ho mai avuto bisogno di dare un nome a questo amore, né tantomeno oggi, proprio io, sento il bisogno di etichettarmi. Vi voglio bene”.
Massimo Lopez ha incassato la stima e il sostegno di tantissimi follower, che a loro volta se la sono presa con il “politically correct” che, a detta loro, sta facendo molti più danni che benefici.