Pubblicato il 26 Aprile 2023
Da un po’ di tempo Matteo Berrettini e Melissa Satta fanno coppia fissa, anche se molti hanno storto il naso soprattutto perché il declino del tennista, sportivamente parlando, è coinciso proprio con l’inizio della loro relazione.
Secondo molti questa non sarebbe una coincidenza, ma sarebbe stata proprio l’ex velina la causa principale della crisi sportiva di Berrettini, capace di raggiungere la finale di Wimbledon nel 2021, il torneo più prestigioso di tutto il circuito tennistico, per poi arrendersi a Djokovic.
Negli ultimi mesi su di lui e sulla Satta è stato riversato tanto odio e l’ex velina, all’ultima puntata de Le Iene il 25 aprile, ha voluto difendersi con un lungo monologo.
Il monologo di Melissa Satta: “Secondo alcuni porto sfiga”
Il monologo, riportato sulla pagina Instragram de Le Iene e della stessa Satta, inizia così: “Da tempo sono vittima di insinuazioni e insulti per la mia relazione. All’inizio erano solo commenti sui social e a quelli, purtroppo, ti ci abitui pure, ma quando il mio fidanzato è stato costretto a ritirarsi per infortunio da un torneo ho capito che il problema era ben più grosso”.
Lo stesso Berrettini a sua volta è stato preso di mira dagli hater, che lo hanno accusato di essere diventato ormai un personaggio televisivo piuttosto che uno sportivo.
La Satta se la prende anche con i media, con un giornale in particolare: “Un importante quotidiano ha titolato: ‘Melissa Satta porta sfortuna’. Un titolo che non solo è inaccettabile, ma che è indice del sessismo profondo che la nostra società ha interiorizzato”.
Poi cita Dumas: “‘Cherchez la femme’ (‘Cerca la donna’) scriveva Dumas più di 160 anni fa, e questa espressione purtroppo descrive ancora molto bene la tentazione irresistibile, quando qualcosa nella vita di un uomo va storta, a dare la colpa alla sua donna, alla strega capace di prosciugargli talento e buona sorte”.
L’ex velina sottolinea che la colpa viene spesso addossata alla donna e non succede mai il contrario: “Avete mai letto il contrario? Avete mai letto sui giornali un titolo in cui un uomo di successo è accusato di portare sfortuna alla sua compagna? Ve lo dico io: no, perché quel titolo nessuno lo ha mai scritto. Questa voglia d’incolpare, di distruggere l’altro, è la stessa a cui ogni giorno sono esposte tante giovani sui social e che, da madre, non voglio che mio figlio debba mai conoscere”.
Melissa Satta chiude poi con un appello a tutti gli “odiatori” seriali sui social: “La prossima volta che vi verrà voglia di scrivere un commento di odio provate a fermarvi e a riflettere sui motivi per cui provate quell’odio Potreste iniziare a scoprire molto su voi e, forse, a diventare persone migliori”.