Pubblicato il 16 Gennaio 2025
Dopo quelle registrate nei mesi scorsi, ancora shock a scuola per una notizia che arriva direttamente dal Salento. Una maestra di sostegno di 56 anni, Brunella La Rosa, infatti, è stata condannata, in primo grado, a 3 anni e mezzo di reclusione per maltrattamenti aggravati ai danni di otto suoi alunni di scuola primaria di una scuola salentina. Le indagini, condotte dai carabinieri a seguito delle denunce dei genitori, hanno rivelato un quadro inquietante di violenze fisiche e psicologiche subite dai bambini. Le accuse nei confronti della maestra includono calci, spintoni, strappi di capelli e minacce, che hanno portato alcuni bambini a sviluppare sintomi fisici e psicologici, come lividi, ferite al cuoio capelluto e paura di andare a scuola.
Shock a scuola, l’insegnante nega le accuse
In alcuni casi, i bambini sono stati costretti a rivolgersi alle cure mediche a causa delle violenze subite. Le testimonianze dei bambini, dei genitori e di altri testimoni, corroborate da referti medici, hanno permesso di ricostruire una ricostruzione dettagliata degli abusi subiti dai piccoli alunni. Nonostante la maestra abbia negato le accuse, sostenendo di non aver avuto abbastanza tempo per commettere tali atti, il giudice ha ritenuto le prove sufficienti per emettere una condanna in primo grado. Ieri è arrivato il verdetto nel processo di primo grado che ha riconosciuto la colpevolezza dell’insegnante di sostegno, Brunella La Rosa, 55enne neretina.