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Shock a Lecce. Fidanzata da 7 anni, ma sui social scopre che lui è sposato con un’altra: denunciato 38enne

Pubblicato il 20 Maggio 2024

Due vite parallele, un vero e proprio teatro dell’assurdo e un forte shock a Lecce per una donna. Una vicenda intricata e surreale che vede protagonista un uomo salentino di 38 anni che per sette anni ha mantenuto una relazione segreta con un’altra donna, nascondendole il fatto che fosse già sposato con quella che era la sua storica fidanzata. Quest’ultima era a conoscenza della relazione extraconiugale del marito e la accettava, così come i genitori di lui. La vicenda è caratterizzata da intrighi, menzogne e inganni che sembrano oltrepassare i limiti della realtà. L’uomo viveva, come detto, due vite parallele: una ufficiale con la moglie e una segreta con l’amante, che ignorava la sua condizione di amante e credeva di avere una relazione esclusiva con lui. Le famiglie dei due si frequentavano, si erano addirittura fatte amiche e celebravano insieme le festività. La donna, innamorata e ignara della verità, desiderava avere un figlio con l’uomo, convinta che lui fosse l’uomo della sua vita. Tuttavia, la realtà nascosta sotto strati di menzogne comincia pian piano a venire alla luce dopo un po’ di tempo con delle scioccante verità.

Shock a Lecce, la scoperta e la condanna

Il tutto parte dalla scoperta di una fotografia sui social che ha rivelato una sconcertante verità alla vittima ed il forte shock a Lecce. La donna, ignara della doppia vita del suo compagno, ha scoperto su un social una foto che ritrae l’uomo in viaggio di nozze nel deserto di Rub al-Khali, vicino a Dubai, con la moglie sposata nel 2021. Questo viaggio di nozze avvenne cinque anni dopo l’inizio della loro relazione parallela, che continuava nonostante il matrimonio dell’uomo. La fotografia, che mostra la coppia felice su un cammello, ha scatenato una serie di eventi dolorosi per la vittima, che era stata ingannata per anni. Dopo aver scoperto la verità, la giovane madre ha deciso di sporgere denuncia, assistita dall’avvocata Irene Chiffi, contro il suo presunto aguzzino, la madre e la moglie di lui. Il padre dell’uomo non è stato incluso nella querela perché nel frattempo era deceduto. La giustizia ha poi seguito il suo corso. L’uomo, accusato del reato di sostituzione di persona, è stato difeso dall’avvocato Paolo Marseglia e condannato dal Tribunale di Lecce a quattro mesi di reclusione. Tuttavia, grazie al ricorso a un rito alternativo, la pena è stata commutata in una multa di 1.800 euro.