Pubblicato il 14 Maggio 2024
Dopo gli episodi di violenza delle settimane e dei mesi scorsi, shock nel Salento a causa di una condanna che conferma gli atti raccapriccianti di un uomo ai danni della propria figlia quando quest’ultima aveva ancora la tenera età di 4 anni. Un medico leccese di 61 anni, infatti, è stato condannato definitivamente a 8 anni di reclusione per abusi sessuali ripetuti sulla figlia fin dall’età di 4 anni. Dopo che la Corte di Cassazione ha respinto il suo ricorso, quindi, l’uomo è stato arrestato e ha iniziato a scontare la pena due mesi fa. Tuttavia, di recente è stato messo ai domiciliari per motivi di salute. Il medico era stato arrestato nel dicembre 2012 in seguito alla denuncia presentata dalla madre della ragazza che all’epoca era ancora minorenne. Inizialmente condannato a 10 anni di reclusione in primo grado, il noto medico leccese ha visto la sua condanna ridotta in appello. La vicenda cominciò quando una ragazzina rivelò gli abusi subiti alla nonna materna. All’epoca la vittima delle violenze aveva 13 anni e confessò tutto durante la visione di un servizio televisivo sull’omicidio di Sarah Scazzi. Gli abusi includevano baci, palpeggiamenti e situazioni più gravi di cui le era difficile parlare. Gli episodi che hanno scatenato forte shock nel Salento sarebbero avvenuti sia in casa dei nonni paterni, sia all’interno nell’abitazione del padre. In alcuni casi, inoltre, l’uomo avrebbe agito dopo aver bevuto whisky o durante viaggi in albergo fuori Lecce.
Shock nel Salento, la conclusione delle indagini e del processo
La presunta vittima ha testimoniato con chiarezza durante un incidente probatorio, confermando tutti gli episodi di abuso, e la giudice Antonia Martalò ha considerato tali episodi come indicatori della “pericolosità” del medico. Nel suo passato, inoltre, l’uomo era già stato accusato di violenza sessuale da parte di una babysitter e di una paziente. Quando la polizia è intervenuta per arrestarlo, però, ha affermato di sentirsi male ed è stato trasportato in ospedale per accertamenti, ma successivamente venne incarcerato. Durante l’indagine, poi, la presunta vittima ha confermato le accuse in presenza di uno psicologo e di uno psichiatra, e la sua testimonianza è stata considerata attendibile. Nonostante il medico abbia sempre negato le accuse, sostenendo che siano il risultato di strumentalizzazioni della ex moglie dopo la separazione, il giudice ha escluso che i conflitti legati alla separazione potessero aver influenzato la testimonianza della ragazza. Il medico è stato descritto come incapace di controllare i suoi istinti sessuali, secondo quanto accertato dai tre gradi di giudizio.