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Truffa del finto parente

Si finge amica di un’anziana per truffarla: sottratti 74mila euro. Nei guai 66enne della provincia di Latina

Pubblicato il 19 Dicembre 2024

La vicenda: finta amica prosciuga il conto di un’anziana

Una 66enne originaria di Latina, ma residente a Fontanelle, è accusata di aver truffato un’anziana di 83 anni, sottraendole 74mila euro. Ora la donna è finita a processo con le accuse di truffa aggravata e indebito utilizzo di carta di credito.

Un raggiro studiato nei dettagli

I fatti risalgono al periodo compreso tra luglio 2020 e aprile 2021. L’anziana, vedova e in una condizione psicologica di particolare vulnerabilità, era stata presentata alla 66enne da un’amica. Inizialmente, la donna sembrava offrire il supporto di cui l’83enne aveva bisogno, occupandosi di commissioni, spesa e incombenze burocratiche.

Col tempo, però, la 66enne avrebbe assunto il controllo delle finanze della vittima, escludendo le figlie da ogni gestione economica. La truffatrice avrebbe convinto l’anziana ad aprire un nuovo conto corrente, ottenendo accesso completo alle password online e alla nuova tessera bancomat, utilizzando poi i soldi senza autorizzazione.

Le somme sottratte

In totale, la 66enne avrebbe prelevato 44mila euro dal vecchio conto corrente, intestato anche alla sorella della vittima, e 30mila euro dal nuovo conto. La situazione è stata scoperta dalle figlie dell’anziana, che vivono fuori dalla provincia di Treviso, le quali si sono rese conto della drammatica condizione finanziaria in cui versava la madre.

La denuncia e il processo

Grazie alle verifiche delle figlie, è emerso che la responsabile del prosciugamento del conto era proprio la 66enne. Ora l’anziana, costituitasi parte civile e assistita dall’avvocato Valentino Cirri, ha intrapreso un’azione legale contro l’accusata, che dovrà rispondere in tribunale.

Un monito contro le truffe agli anziani

Questo episodio rappresenta un triste esempio di come le persone anziane possano diventare vittime di raggiri, spesso da parte di chi guadagna la loro fiducia con intenzioni ingannevoli. La vicenda mette in evidenza l’importanza di prestare attenzione alla gestione delle finanze dei familiari più vulnerabili e di agire prontamente in caso di sospetti.