Pubblicato il 1 Luglio 2020
Si riapre il sipario del Teatro Massimo a Palermo. “Ripartenza. Riapertura. Siamo pronti. Sabato 4 luglio il nostro teatro riapre al pubblico. Un segno di speranza e di fiducia. Un momento di grande gioia per tutti noi. Vi aspettiamo”, scrive sulla sua pagina Facebook il sovritendente Francesco Giambrone, affiancato nella programmazione dal musicista Marco Betta. Il Teatro Massimo riparte, con il festival “Sotto una nuova luce”, dal 4 e 5 luglio al 13 agosto e poi a settembre fino al 26.
“Note, gesti, parole per spegnere il buio” nel nome di un ripensamento dello spazio teatrale. A inaugurare il programma, il monodramma per attore e orchestra Der ewige Fremde (L’eterno straniero), una commissione del Teatro Massimo alla compositrice israeliana Ella Milch-Sheriff e a seguire la Messa in Do maggiore op. 86 di Beethoven. Sul podio il direttore Omer Meir Wellber con l’Orchestra e il Coro del Teatro Massimo, maestro del Coro Ciro Visco. La serata sarà ripresa il 5 luglio dalla rete televisiva franco-tedesca Arte.
Il programma del Teatro Massimo
4 – 5 luglio, ore 21,30
Per la riapertura del 4 luglio la Sala Grande è stata completamente ridisegnata da Roberto Andò, coadiuvato dallo scenografo Gianni Carluccio, tenendo conto delle esigenze di sicurezza e distanziamento di coro, orchestra, solisti e pubblico, ma ripartendo dall’idea di preservare e
rafforzare, nel regime di restrizioni, la relazione tra la scena e il pubblico. Questa nuova disposizione dello spazio scenico sarà inaugurata con una installazione video di R. Andò e Luca Scarzella, in occasione della prima italiana il 4 e 5 luglio, alle 21,30 del monodramma della compositrice israeliana Ella Milch-Sheriff, Der ewige Fremde (L’eterno straniero), una nuova commissione del Teatro Massimo di Palermo in collaborazione con la Gewandhaus Orchester di Lipsia e la BBC Philharmonic di Manchester.
Per la presentazione dell’opera a Palermo Ella Milch-Sheriff ha appositamente modificato il finale di questo “monodramma per attore e orchestra” in modo che Der ewige Fremde fluisca senza soluzione di continuità nella Messa in Do maggiore op. 86 di Beethoven che chiude il
programma. Da Beethoven, infatti, e da un suo sogno raccontato in una lettera, parte l’ispirazione della compositrice e il testo dello scrittore israeliano Joshua Sobol che ci mostra uno straniero,
forse lo stesso Beethoven, forse un rifugiato, «che aveva una vita intensa da qualche altra parte ma che è dovuto fuggire e si trova in una cultura totalmente differente, incapace di comunicare con la gente». Come scrive Milch-Sheriff: «Lo straniero è chiunque si trovi in un ambiente ostile, che
lo respinge senza ragione alcuna, se non perché lui o lei è diverso, sembra diverso, si muove in modo diverso, parla una lingua diversa». A dialogare con l’Orchestra e il Coro sarà l’attore Eli Danker, mentre per la messa di Beethoven i quattro solisti vocali saranno due grandi cantanti
palermitane, Laura Giordano e Marianna Pizzolato, insieme al tenore Luis Gomes e al basso Evan Hughes. Sul podio il direttore musicale del Teatro Massimo, Omer Meir Wellber, che ha diretto anche la prima assoluta della composizione di Ella Milch Sheriff lo scorso febbraio a Lipsia e che sarà una presenza costante di questa nuova programmazione del teatro, sia a luglio che a settembre. L’Orchestra e il Coro, quest’ultimo diretto da Ciro Visco, staranno rispettivamente in platea e sul palcoscenico.
La regia dello spettacolo di inaugurazione del Festival è di Roberto Andò, le scene e le luci sono di Gianni Carluccio, il video di Luca Scarzella. Lo spettacolo sarà replicato il 5 luglio alle 21,30 e sarà trasmesso in diretta su ARTE, grazie all’accordo stipulato dal Teatro Massimo con la rete televisiva franco-tedesca, da RAI 3 e sarà disponibile anche sulla WebTv del Teatro.