Pubblicato il 10 Settembre 2021
Un’associazione criminale che agevolava la camorra svolgendo i suoi affari a Firenze, e i cui componenti si riunivano quasi ogni giorno in una pizzeria della città, acquistata subito dopo l’inizio della pandemia e poi finita al centro di una guerra tra clan culminata con l’esplosione di una bomba carta davanti al locale il 23 febbraio del 2021. E’ quanto scoperto (aggiornamento ore 12 e 31) dalle indagini della Dda di Firenze, che questa mattina hanno portato a dieci arresti, di cui sette in carcere e tre ai domiciliari.
Sottoposti all’interdizione dall’esercizio dell’attività professionale un commercialista di Prato e un consulente del lavoro di Nocera Inferiore. Indagato anche un minorenne, sottoposto alla misura del collocamento in comunità. Disposto il sequestro preventivo di conti correnti e somme di denaro. Secondo quanto riferito, le indagini, partite nel luglio 2020 e condotte da Polizia e Guardia di Finanza, hanno permesso da subito di accertare che due fratelli avevano creato un nuovo gruppo criminale a Firenze. Esso era nato al fine di agevolare un clan camorristico attivo a Salerno e al quale erano da ricondurre una pluralità di illeciti, commessi in diverse occasioni. La base del gruppo era la pizzeria, gestita dal fratello di un presunto capo clan, usata anche per lo stoccaggio del proventi degli affari illeciti. Sempre secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la bomba carta che esplose davanti al locale fu piazzata da associati di un clan rivale, arrivati dalla Campania per mettere a segno il blitz incendiario (fonte: Ansa).