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Sicilia, caro spiagge: mare più economico d’Italia, ma i prezzi sono in crescita

Federconsumatori, in collaborazione con Fondazione Isscon, ha realizzato il monitoraggio e uno studio dei prezzi 2024 delle vacanze estive

Pubblicato il 1 Giugno 2024

Federconsumatori, in collaborazione con Fondazione Isscon, ha realizzato il monitoraggio e uno studio dei prezzi 2024 delle vacanze estive in Lazio, Toscana, Liguria, Sicilia, Sardegna, Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Abruzzo, Marche, Emilia-Romagna e Veneto.

La situazione in Sicilia

In Sicilia, i prezzi sono stati rilevati e monitorati nelle spiagge di Catania, Palermo e Trapani e, come l’anno scorso, la Sicilia si conferma ancora una regione relativamente economica con tutti i prezzi sotto la media nazionale ma, allo stesso tempo, però, sono tutti prezzi in crescita.

Nel 2024, infatti, i prezzi siciliani sono anche di molto inferiori alla media italiana, persino la metà in alcuni casi (come gli abbonamenti annuali negli stabilimenti balneari) ma, sono prezzi più alti di quelli rilevati da Federconsumatori l’anno scorso.

Prezzi in crescita sulle spiagge siciliane

“Già l’anno scorso – ricorda il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – eravamo preoccupati per i prezzi in crescita. Quest’anno non possiamo che essere ancor più preoccupati”.

L’anno scorso Federconsumatori Sicilia aveva chiesto molta attenzione alla questione della mappatura delle coste siciliane al fine di stabilire il numero e l’estensione delle concessioni da mettere a gara.

Quest’anno tutte le concessioni già in essere l’anno scorso sono state prorogate al 31 dicembre e al Demanio Marittimo regionale pendono oltre 6.000 richieste di nuove concessioni di strutture turistiche sulle spiagge.

“Temiamo fortemente – conclude La Rosa – che come contraltare alla spiaggia a pagamento, che costa sempre di più, ci siano sempre meno spiagge libere per le famiglie siciliane. Sarebbe gravissimo, perché è vero che la Sicilia è una Regione a fortissima vocazione turistica, ma è anche vero che è abitata da 5 milioni di siciliani che hanno diritto ad andare al mare senza spendere un patrimonio”. Foto di repertorio