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Sicilia, Consiglio dei ministri: nessun rilievo a bilancio e legge stabilità della Regione

Il Consiglio dei ministri ha deciso di non impugnare né la legge di Stabilità né il Bilancio di previsione della Regione Siciliana, approvati a fine 2024 dall’Ars.

Si tratta di un risultato di grande rilievo che non si registrava da molti anni e che testimonia la correttezza formale e sostanziale delle scelte adottate dal governo regionale” Lo rende noto l’ufficio stampa e documentazione della Regione Siciliana.

Le dichiarazioni del governatore

Il governatore Renato Schifani, “ha accolto la notizia con soddisfazione, sottolineando come questo esito confermi la bontà del lavoro svolto dall’esecutivo”.
“L’assenza di rilievi da parte dello Stato sui documenti contabili della Regione Siciliana – ha dichiarato Schifani – rappresenta un traguardo significativo. Dimostra la serietà e il rigore con cui abbiamo operato nella predisposizione del Bilancio e della legge di Stabilità, assicurando il rispetto delle norme e la sostenibilità delle finanze pubbliche». Schifani evidenzia, inoltre, che il risultato ottenuto è «frutto di un’azione di governo improntata alla responsabilità e alla programmazione attenta, evitando il rischio di contenziosi con lo Stato e garantendo stabilità economica alla Sicilia”.

E ancora: “L’approvazione tempestiva entro i termini dei documenti finanziari e l’assenza di impugnazioni da parte del Governo nazionale – aggiunge il presidente – rappresentano un segnale positivo non solo per le istituzioni, ma anche per i cittadini e le imprese siciliane, che potranno contare su certezze nei conti pubblici e sulla continuità delle politiche economiche e sociali”.

Grazie all’interlocuzione tra gli uffici della Regione e quelli del ministero dell’Economia sono state superate le uniche due osservazioni che erano state avanzate sulla legge di Stabilità. Si proseguirà, quindi, anche per il 2025 e 2026, con il riconoscimento di un incentivo economico, sotto forma di rimborso spese, per i medici che prestano servizi negli ospedali più “disagiati”. Per quanto riguarda, invece, la possibilità di incassare l’imposta di bollo derivante da prodotti finanziari e bancari, si è deciso nell’ambito del leale rapporto di collaborazione istituzionale tra Stato e Regione, di rinviare la definizione dei contenuti dell’accordo a un tavolo negoziale tra Mef e assessorato regionale all’Economia.

Redazione Sicilia

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