Pubblicato il 2 Ottobre 2024
Crisi idrica: Federconsumatori plaude alla Corte dei Conti.
Con una nota, Federconsumatori Sicilia “plaude all’indagine della Corte dei Conti sulla gestione delle reti idriche dell’isola, che ancora deve avere a che fare con la siccità e con gli sprechi d’acqua causati da una infrastruttura non all’altezza del compito che deve svolgere. Ma, soprattutto, plaude al faro acceso dai magistrati contabili sulle tariffe applicate ai consumatori dai gestori del Servizio Idrico Integrato”.
“Adesso – spiega la nota di Federconsumatori – di questi temi si occuperà la Corte dei Conti e, come associazione di tutela dei diritti dei consumatori, speriamo vivamente che i magistrati riescano a fare luce sui meccanismi che causano i costi esorbitanti per l’acqua in Sicilia. Basti pensare che Enna è al settimo posto tra le Province più care in Italia”.
Federconsumatori continua a chiedere un impegno maggiore alla Regione Siciliana per risolvere la crisi idrica in atto e per massimizzare l’acqua a disposizione dei siciliani, soprattutto riducendo gli sprechi lungo le condotte.
“Purtroppo, continua la nota – però, dalla stampa apprendiamo che su questo fronte siamo ancora lontanissimi da una soluzione: la cabina di regia regionale ha invitato i Comuni più a rischio ad aggiornare i piani di Protezione Civile, in vista dell’acuirsi della crisi, per garantire l’acqua alle scuole, agli ospedali e ad altre strutture pubbliche essenziali.
Di fatto, quindi, non c’è ancora un piano ufficiale e coordinato per affrontare l’emergenza. Men che meno c’è un piano per risolvere la crisi definitivamente, se non quello di costruire o rimettere in opera, nei prossimi 18 mesi, i desalinizzatori”.
Il governatore, Renato Schifani, intervenendo al recruting day di Webuild a Palermo per la selezione di 200 persone da inserire in un piano di formazione sull’argomento ha dichiarato, parlando delle soluzioni per affrontare i cambiamenti climatici: “Ormai con la desertificazione e con le mutazioni climatiche dobbiamo cominciare a guardare, specialmente noi che siamo un’isola, al tema del riutilizzo delle acque del mare.
Lo hanno fatto paesi come Dubai e gli Emirati arabi, vivono di questo perché lì non piove mai.
Penso che la Sicilia debba cominciare a guardare con coraggio, ma con convinzione, alla soluzione del problema attraverso l’utilizzo dell’acqua del mare, la desalinizzazione e grossi impianti di potabilizzazione. Questo è lo scenario al quale io guardo e penso sia uno scenario obbligatorio”.
“Adesso ci stiamo muovendo per tamponare l’emergenza idrica però facendo in modo che queste misure facciano parte di un intervento strutturale, non buttare soldi a pioggia ma fare in modo che sia l’inizio di un percorso di ristrutturazione della rete idrica di Agrigento, di quella di Caltanissetta, di sistemazione di alcune realtà inserite in un progetto più ampio”, ha aggiunto Schifani.