Pubblicato il 17 Aprile 2024
Dopo la Puglia, la Sicilia. Un’altra bufera giudiziaria investe il Meridione, gettando nuove, lunghissime, inquietanti ombre sul sistema politico che conquista i voti, che amministra i cittadini, che li rappresenta.
Undici arrestati fra esponenti politici, funzionari comunali e imprenditori.
Le accuse sono di scambio elettorale politico mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti.
Sono stati i carabinieri di Catania a fare scattare le manette ai polsi anche di un assistente capo della polizia in aspettativa per l’impegno impegno in politica, visto che è pure il sindaco di Tremestieri Etneo, Santi Rando, uno dei nomi che più fanno scalpore, visto che si tratta di un personaggio noto, rieletto con 6464 voti, premiando la sua lista “Tremestieri vivibile” sostenuta da una coalizione di centrodestra.
Ai domiciliari il suo oppositore politico, Mario Ronsisvalle, poi suo alleato.
Coinvolto nello scandalo anche il vice presidente della Regione Siciliana, e leader della Lega regionale, Luca Sammartino: è stato sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno.
Secondo quel che si legge nella nota della Procura di Catania, le indagini riguardano il periodo che va dal 2018 al 2021 e avrebbe rivelato “Gli accordi illeciti tra alcuni amministratori del Comune di Tremestieri Etneo ed elementi vicini alla cosca mafiosa Santapaola Ercolano, riguardanti l’elezione nel 2015 dell’attuale Sindaco Santi Rando, quanto la successiva degenerazione affaristica dell’Ente, messa in atto dai funzionari infedeli mediante numerose corruttele, per concedere permessi e assegnare lavori agli imprenditori amici“.
Emerso inoltre, nell’ambito di una strategia dei vertici comunali tesa a neutralizzare ogni forma di opposizione politica, l’accordo corruttivo con lo storico consigliere d’opposizione Ronsisvalle, poi transitato tra i sostenitori di Rando per le amministrative del 2021.
“In particolare Ronsisvalle, titolare di una farmacia a Tremestieri, anche grazie all’intervento di Luca Rosario Sammartino, principale referente politico del Primo Cittadino, all’epoca dei fatti Deputato Regionale e attuale Vicepresidente della Regione, sarebbe stato avvantaggiato attraverso la riduzione del numero delle farmacie presenti nella pianta organica comunale, promettendo in cambio il sostegno elettorale, per le elezioni europee del 2019, al candidato sostenuto da Sammartino”.