Il matrimonio di Simona Ventura e Giovanni Terzi indigna invitati e utenti: “Ma che è sta cafonata?”

L’estate è ormai alle porte e sta per aprirsi la stagione del matrimoni. Tantissimi i vip che diranno sì prossimamente: da Diletta Leotta e Loris Karius, a Cecilia Rodriguez a Ignazio Moser, fino a Simona Ventura e Giovanni Terzi. Sono tutte coppie chiacchieratissime e patinatissime, ma negli ultimi tempi i riflettori si sono accesi proprio su Simona Ventura e Giovanni Terzi. Perché? Perché nell’invito, come rivelato dalla giornalista Grazia Sambruna sul sito MowMag, è stato inserito anche l’Iban. Una “cafonata” l’ha definita la stessa Sambruna e altri utenti, mentre per altri si tratta di una pratica normale e anche abbastanza diffusa.

I dettagli del matrimonio di Simona Ventura e Giovanni Terzi

Simona Ventura e Giovanni Terzi convoleranno a nozze il prossimo 6 luglio in uno degli hotel più esclusivi di Rimini, il tutto organizzato fin nei minimi dettagli da Enzo Miccio. In realtà la proposta di nozze di Giovanni Terzi arrivò qualche anno fa alla sua Simona in diretta a “Ballando con le stelle” e solo adesso sta per coronarsi il loro sogno d’amore.

Saranno festeggiamenti in grande stile e molto sfarzosi, secondo quanto trapelato, dal momento che i due futuri sposini hanno organizzato il 26 giugno anche un party milanese, una sorta di pre-matrimonio con gli amici più cari.

L’invito con l’Iban che fa discutere

I due novelli sposini, come da prassi, hanno inviato le partecipazioni agli invitati con tanto di orario, location, dress e anche Iban, dove versare una quota da destinare poi al viaggio di nozze. Come detto molti l’hanno definito una “cafonata”, ma altri hanno replicato che si tratta di una prassi ormai consolidata. In realtà le critiche sono legate non tanto al fatto di aver inserito l’Iban nell’invito, quanto piuttosto al fatto che i due non ne avrebbero bisogno.

In ogni caso inserire l’Iban dove versare la propria quota per il viaggio di nozze, in sostituzione della “busta” o del regalo di nozze, è una pratica molto diffusa negli ultimi anni nei matrimoni. Anzi, alcuni la ritengono un’ottima soluzione poiché solleva gli invitati dall’onere di andare a comprare materialmente il denaro, oppure di recarsi con la “busta” piena di soldi al matrimonio. Insomma, il dibattito è aperto…