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Simone Borgese

Simone Borgese pubblica ricette e post sui social dopo lo stupro, i residenti inferociti: “Qui non lo vogliamo!”

Pubblicato il 8 Giugno 2024

L’8 maggio Simone Borgese, dopo il presunto stupro a danno di una studentessa di 26 anni adescata alla fermata dell’autobus della Magliana, ha ripreso la sua vita come se nulla fosse. Post e ricette pubblicate sui social come se non fosse successo nulla, un particolare inquietante che sta facendo aumentare la rabbia anche dei residenti.

I post sui social di Simone Borgese

Come riportato da Repubblica, Borgese dopo il presunto stupro sarebbe tornato a casa proseguendo la sua normale routine insieme alla fidanzata, con la quale ha anche una figlia. Alle 19:45, giorno dopo il presunto stupro, ha pubblicato un video in cui eseguiva lavori di muratura. Poi alle 20:45 si è dedicato alle ricette: prima ha condiviso una ricetta di tonnarelli cacio e pepe, dopodiché ha pubblicato la ricetta della carbonara alla ‘nduja.

I precedenti

Borgese è un personaggio noto alle forze dell’ordine, dal momento che nel 2015 aveva stuprato già una tassista, reato per il quale era stato condannato a 7 anni di carcere. Nel processo ha raccontato che ha vissuto un’infanzia difficile, poiché la mamma andò via da piccolo e il padre la picchiava spesso. Nonostante tutto era riuscito a ricostruirsi una vita con la fidanzata con la quale ha avuto una figlia oggi adolescente.

Poi sarebbero sopraggiunti i problemi di cocaina, fino alla violenza sulla tassista, che lui giustificò come un raptus. Per un beffardo e tragico scherzo del destino quella violenza cadde l’8 maggio, la stessa data in cui avrebbe stuprato anche la ragazza 26enne 9 anni dopo.

La rabbia dei residenti

Borgese attualmente si trova agli arresti domiciliari, una scelta che ha molto scosso i residenti che non sono per nulla contenti e che hanno fatto sapere apertamente che non lo vogliono nel loro quartiere a Piana Del Sole, a Roma, dicendosi indignati che non sia dietro le sbarre. La situazione rischia di degenerare, poiché c’è anche chi ha ventilato una possibile spedizione punitiva. “Ho visto Borgese tre giorni fa, camminava tutto tranquillo. E pensare che aveva fatto già quello che aveva fatto. Se ci ripenso mi viene da vomitare” – ha confidato un abitante della zona all’edizione romana di Repubblica.

Furiosa e indignata anche la tassista, oggi 53 enne, che 9 anni fa subì la violenza da parte di Borgese. Tramite il suo legale la donna ha chiesto perché quell’uomo sia stato messo in condizioni di nuocere nuovamente ad un’altra donna, denunciando una situazione che di fatto l’ha fatto ripiombare nell’incubo di 7 anni fa.