Pubblicato il 20 Aprile 2023
Così Simone Coccia Colaiuta.
Dall’annuncio della fine della relazione è stata solo Stefania Pezzopane a parlare dell’addio, prima sui quotidiani poi in televisione a Domenica In da Mara Venier. L’ex compagno è rimasto a guardare, condividendo solo su Instagram pensieri e commenti sull’interesse mediatico scatenatosi dopo l’annuncio della rottura.
A due settimane esatte dal 7 aprile, giorno nel quale l’ex coppia ha affidato ai social la notizia della fine della loro storia durata nove anni, ha rotto il silenzio sulle pagine del Corriere della Sera.
Simone Coccia ha raccontato di essere dispiaciuto per come sono andate a finire le cose con l’ex compagna, alla quale rimane però legato da un sincero affetto: “La storia si è chiusa con amore, senza colpa, senza rancori”. Ma non dimentica il motivo che ha portato alla fine della relazione: “Io ero impegnato, lei super impegnata. Ma mentre io esco alle 8 e torno la sera alle 18, lei esce alle 7 e rientra anche a mezzanotte. Lo capisco, eh. Ma nel tempo la relazione si indebolisce. Erano settimane che ci si vedeva una volta, forse due, la sera per mezz’ora: non era sufficiente”. Così, la decisione è arrivata di comune accordo.
Ma l’ex gieffino inadeguato al fianco della fidanzata non si è mai sentito: “Io mi sono sentito all’altezza: dietro un grande uomo c’è una grande donna, e vale anche al contrario. Semmai mi ha fatto sentire inadeguato una certa mentalità retrograda”.
I ventitré anni di differenza non sono mai stati un problema, semmai lo scoglio da superare è stato il pregiudizio, ha confessato Coccia: “Per fortuna abbiamo entrambi caratteri forti e siamo andati avanti contro tutto e tutti vincendo battaglie in Tribunale, minacce, diffamazioni, ingiurie e una tentata estorsione”.
La fine della relazione con la Pezzopane coincide con il ritorno sui palchi nelle vesti di spogliarellista, attività che Simone Coccia svolgeva prima di incontrare la compagna.
“Siccome il fisico me lo permette, probabilmente sì, tornerò a fare gli spogliarelli”, ha confessato al Corriere della Sera, parlando del suo lavoro nel mondo dello spettacolo (serate, ndr) oltre all’impegno con il suo Museo Itinerante sulla Grande Guerra 1915-1918 “La Casa Del Soldato” con sede all’Aquila.