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Siracusa, sgominata la ‘banda dell’escavatore’, 5 gli arresti: la base operativa era a Cannellazza

Pubblicato il 30 Novembre 2024

Le cinque persone arrestate sono accusate di rapina a mano armata e diversi furti messi a segno con la tecnica della ‘spaccata’.

Sgominata oggi, 30 novembre, a Siracusa la banda dell’escavatore. Cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse nei confronti dei componenti della banda ritenuti responsabili di rapina a mano armata e diversi furti messi a segno con la tecnica della ‘spaccata’.

Le rapine con la ‘spaccata’

Nel corso degli ultimi mesi, la banda ha messo a segno una serie di furti, sempre con la stessa metodica, avvalendosi di escavatori e autocarri rubati che venivano impiegati per sfondare gli ingressi delle attività prese di mira al fine di creare un varco che consentisse un rapido accesso ai locali e portare via agevolmente le casseforti. L’attività di indagine ha permesso di individuare nelle campagne di contrada Cannellazza, a Carlentini, la base operativa della ‘banda dell’escavatore’, dove venivano pianificate le attività criminali e nascosti i mezzi poi impiegati per le ‘spaccate’.

I mezzi nascosti

La scelta di questi rifugi operativi non avveniva in maniera casuale, giacché la loro collocazione strategica garantiva facili collegamenti con il territorio del calatino e della provincia nord di Siracusa. Nello specifico, le strade interne di Contrada Cannellazza permettevano una fuga più semplice laddove vi fosse stata la presenza delle forze dell’ordine, che nelle ultime settimane diveniva sempre più incalzante, tanto da prevenire ed evitare alcuni colpi che gli arrestati avevano già organizzato. L’utilizzo dell’elicottero del Reparto Volo di Palermo e una serie di appostamenti nelle campagne di contrada Cannellazza consentivano ai poliziotti di Lentini di trovare, in più circostanze, escavatori e camion rubati ad aziende locali, nonché parte del bottino di un furto in danno di alcuni istituti bancari.

Le indagini hanno permesso di dimostrare come il gruppo, prima della realizzazione di ogni colpo, eseguisse parecchi sopralluoghi nei punti di interesse per pianificare il tutto. Tra i vari membri del commando, vi erano abili conduttori di escavatori, capaci di portare in esecuzione l’azione furtiva in pochi minuti e prima che le forze dell’ordine potessero giungere in tempo utile per riuscire ad intercettarli.

È stato accertato, inoltre, che i componenti del commando avevano nella loro disponibilità armi e materiale esplosivo impiegato per lo sfondamento degli Atm sottratti durante i colpi agli istituti bancari. I componenti della banda dell’escavatore riuscivano a far esplodere i bancomat attraverso la tecnica della ‘marmotta’, un ordigno esplosivo che, una volta innescato, determinava la detonazione della cassa che permetteva agli autori del furto di impossessarsi del denaro. Nel corso della nottata, i poliziotti di Lentini e della Squadra Mobile della Questura di Siracusa hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere dei cinque. Foto di repertorio