Pubblicato il 22 Agosto 2020
La delusione è fortissima. Perdere una finale, dopo dieci anni, fa male all’Inter. È un colpo per Antonio Conte, arrivato per la prima volta in fondo a una competizione europea e rimasto pure per la prima volta senza vincere un trofeo.
Si laurea eterno secondo: in campionato e in Europa League. E forse è l’amarezza che detta le parole del post – gara, che lasciano intendere l’intenzione di chiudere, il qualche modo, il rapporto con l’Inter.
Sul tavolo, ancora due stagioni a 12 milioni netti l’anno. Ma le sue parole non lasciano grande spazio all’immaginazione.
“E’ stata un partita dura ed equilibrata, nel secondo tempo un episodio poteva indirizzare la gara. Noi abbiamo avuto quell’episodio con Lukaku, ma non abbiamo trovato il goal. Peccato perché il Siviglia stava abbassando la qualità del palleggio e l’intensità, Il rimpianto non c’è perché i miei ragazzi hanno dato tutto, contro una squadra esperta ed abituata alle finali. Certezze? I miei ragazzi devono averle, sono cresciuti tanto e sono arrivati in fondo all’Europa League. Hanno preso una buona dose di esperienza tra questa competizione e la Champions League“.
“Il mio futuro? Adesso ci prenderemo qualche giorno di vacanza, poi a mente fredda ci incontreremo ed è giusto così. Faremo una disamina di tutto, della stagione. Cercheremo di pianificare la prossima stagione con o senza di me. Le vedute possono essere differenti, ma non c’è astio. Cercheremo di capire bene, in maniera molto serena. Per me è stata un annata bellissima e sono orgoglioso di essere stato l’allenatore dell’Inter, ne è valsa la pena“.
Il tecnico le riflessioni sul futuro le sta già facendo da tempo. Non ha gradito, l’ha detto più volte, certi comportamenti. Ha sottolineato di non aver ricevuto protezione dalla società, definita, parole sue «debole». Se ne parlerà presto.
Anche se il presidente Steven Zhang, ai microfoni prima di Conte, aveva lasciato intendere altro: «L’allenatore e il suo staff stanno facendo un grande lavoro, useremo il prossimo periodo per pianificare il futuro. Se guardo indietro a tutta la stagione il bilancio è molto positivo, siamo su un percorso che ci ha permesso di arrivare a lottare in finale. Vincere o perdere fa parte del calcio. Arrivare in finale e dare il massimo, ci rende ottimisti nella prossima settimana penseremo al futuro. stavolta non ce l’abbiamo fatta, ci riproveremo l’anno prossimo».