Pubblicato il 2 Settembre 2022
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato.
Il 21 aprile del 2016 un folto gruppo di lavoratori e lavoratrici disoccupati si presentò di fronte alla sede della società OLT (Offshore LNG Toscana) in piazza Mazzini a Livorno. Un delegazione riuscì ad occupare gli uffici posti al secondo piano della palazzina ex Cantieri Navali Orlando. Motivo? Il rigassificatore di Livorno, costato circa un miliardo di euro (soldi pubblici) nonostante gli annunci e le promesse non garantì neanche un posto di lavoro per il territorio. I lavoratori Livornesi andarono quindi a chiedere conto alla società OLT e successivamente manifestarono direttamente di fronte al palazzo della Regione Toscana a Firenze.
Già al tempo sapevamo che sarebbe andata a finire così. Non vi erano dubbi ma proprio per questo la nostra organizzazione si mise in moto per organizzare manifestazioni e presidi con l’obiettivo di inchiodare le istituzioni alle loro responsabilità.
Evidentemente qualcuno pensa nuovamente di prendere in giro i lavoratori e le lavoratrici sfruttando la crisi economica e la disperazione.
Nella giornata di ieri la società SNAM, la stessa incaricata di installare un enorme rigassificatore nel porto di Piombino, ha annunciato la futura assunzione di oltre 1500 lavoratori.
Un noto filosofo una volta scrisse: “la Storia si ripete sempre due volte: la prima come tragedia, la seconda come farsa”.
Ed è curioso vedere come alcuni personaggi provino ancora una volta a fare leva sulla crisi occupazionale per portare a casa i loro sporchi interessi.
Il punto è semplice. Dal punto di vista ambientale e da quello della sicurezza è ormai chiaro (lo era fin dall’inizio) che l’installazione di una nave gasiera di 300 metri all’interno del porto di Piombino, e una vera e propria follia. Anche un bambino lo capirebbe. Come fare, quindi, ad ottenere un po’ di consenso? Si promettono migliaia di posti di lavoro, guarda caso più o meno lo stesso numero dei cassaintegrati dell’acciaieria di Piombino.
Come per Livorno inizieranno a parlare anche di compensazioni e risparmio sulle bollette del gas per i cittadini del territorio.
Come per Livorno le promesse non saranno ovviamente mantenute.
Poco importa, per questi personaggi. A breve qualche politico e i sindacati asserviti alle logiche del profitto privato, inizieranno ad instillare dubbi ai lavoratori. Cercheranno di mettere gli operai dell’acciaieria contro i cittadini (anch’essi lavoratori) di Piombino.
Come dimenticare la posizione della CGIL di Livorno sul rigassificatore OLT. Uno dei soggetti che più sponsorizzò l’installazione della piattaforma Offshore.
La verità è che anche gli operai dell’acciaieria sono stati riempiti di promesse dalle istituzioni e dalla politica. Così come sta succedendo adesso per il rigassificatore. Promesse che, ancora una volta, non saranno mantenute. Quello che interessa è solo il profitto privato e il resto non conta. Grazie all’intervento Italiano nella guerra in Ucraina e la “necessità” di trovare forme di approvvigionaménto alternative alcune società, tra cui proprio la Snam e l’Eni, stanno incassando miliardi di euro di profitti. Per questi soldi sarebbero tranquillamente disposti a far saltare in aria tutta la città di Piombino. Tanto in galera questi personaggi sanno bene che non ci andranno mai. Basti vedere la strage di Viareggio. Sarebbero disposti a qualsiasi promessa.
Tutto ciò mentre non si investe mai abbastanza nelle energie rinnovabili.
Per fortuna il fronte contrario a quest’opera si sta allargando. Ma non facciamoci illusioni. Dovranno essere i lavoratori e i cittadini a farsi carico direttamente di questa battaglia.
Per questo diventa ancora più importante uno sciopero generale che interessi e riesca a portare in piazza tutti i settori produttivi e che sappia unire (e non dividere) i lavoratori dell’acciaieria con la città intera. Perché bisogna ribadire ancora una volta che non siamo disposti a farci prendere per il culo.
CONTRO IL RIGASSIFICATORE
SCIOPERO GENERALE!
USB PIOMBINO, USB LIVORNO.