“Grazie ad un’interrogazione del consigliere comunale di Palermo Marcello Susinno viene messo nero su bianco il bluff di Musumeci sulla “finanziaria di guerra”, così definita per amore di propaganda, per rispondere alla crisi pandemica.
Ad oggi, come confermano dal Comune di Palermo, quella Finanziaria appare poco più di carta straccia: non un euro delle centinaia di milioni promessi è realmente arrivato ai comuni, che così non saranno in grado di garantire gli abbattimenti dei tributi locali per le attività economiche colpite dalla crisi pandemica.
I soldi tanto sbandierati da Musumeci assomigliano sempre di più a soldi del Monopoli. Ma qui si fa un gioco sulla pelle dei cittadini, degli operatori economici e sulla tenuta degli Enti locali.
Adesso esigiamo che sia fatta chiarezza, per questo chiediamo alla Commissione speciale per la verifica dell’attuazione delle leggi di approfondire il caso.
Vogliamo sapere se queste risorse esistono o no, vogliamo sapere se i Comuni e i loro cittadini riceveranno quanto promesso oppure no. E lo esigiamo in tempi rapidissimi”.
Lo dichiara Claudio Fava dopo che un atto ispettivo presentato al Comune di Palermo ha mostrato che le somme destinate alla riduzione dei tributi locali non sono state trasferite ai Comuni, impedendo l’effettiva applicazione delle riduzioni.
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