Napoli, sorelle sfregiate con l’acido, c’è una svolta nelle indagini

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C’è una prima svolta nell’indagine relativa alle sorelle sfregiate con l’acido a Napoli: l’arresto della zia, una donna di 22 anni. Su di lei si erano già concentrate le attenzioni degli inquirenti. Forse proprio per questo motivo la donna, sentendosi il fiato sul collo, ha deciso di costituirsi.

Si tratta della sorellastra della loro madre, per parte del padre, quasi coetanea delle due sorelle sfregiate. Ha confessato di essere stata proprio lei ad aver lanciato la bottiglia di acido che ha ferito per due nipoti.

Sorelle sfregiate, l’accusa è di “deturpazione permanente”

La 22enne si è presentata in compagnia del suo avvocato al cospetto degli investigatori, che l’hanno ascoltata per ore intere. Non ha potuto negare le sue responsabilità e adesso rischia grosso.

Nei suoi confronti potrebbe essere mossa l’accusa di “deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso”, un reato punibile con una pena detentiva dagli 8 ai 14 mesi.

Le pene sono state inasprite negli ultimi anni contro questo odioso reato proprio per prevenire le deturpazioni con l’acido, un fenomeno preoccupante in costante ascesa.

Alla base del gesto ci sarebbero vecchie ruggini familiari. Intanto prosegue la caccia agli altri 5 componenti del gruppo, amici della 22enne, composto da 3 ragazzi e 2 ragazze, ancora non identificati.

Scartata quindi l’inquietante ipotesi secondo la quale le ragazze sarebbero state vittime di un raid a caso, o di una spedizione punitiva per questioni sentimentali.

Un primo avvertimento 3 settimane fa: in fiamme la Smart del padre

In precedenza c’erano stati altri episodi intimidatori nei confronti delle 2 ragazze. Tre settimane fa la loro Smart era stata data alle fiamme.

In un contesto familiare già critico, le tensioni sarebbero state ulteriormente acuite dalle minacce e dalle offese lanciate tramite i social; gli inquirenti stanno quindi passando al setaccio i profili social dei familiari delle due sorelle e di tutte le altre persone che potrebbero essere coinvolte in questa squallida vicenda.

Le cause dell’aggressione da ricercare nei difficili rapporti familiari

Le cause del vile gesto sono da ricercare nei difficili rapporti all’interno della famiglia allargata. Alla base tensioni e frizioni tra il nonno e le sue tre figlie, che hanno trovato sfogo principalmente sui social.

Messaggi intimidatori, minacce e post su Facebook si sono infatti susseguiti a catena, fino alla drammatica aggressione in Corsa Amedeo di Savoia a Napoli.

Le condizioni delle sorelle sfregiate

Le due donne ferite fortunatamente non sono particolarmente gravi, ma per le due ragazze inizia ora un lungo percorso di riabilitazione sia fisica sia psichica.

La maggiore di 24 anni ha riportato ustioni alla guancia e al braccio destro, mentre la minore di 17 anni ustioni al naso ed alla guancia destra.

Sono state ricoverate al reparto “Grandi ustionati” al Cardarelli e dovranno sottoporsi ad un intervento di chirurgia plastica.

Intanto oggi è previsto a Napoli il Comitato per l’ordine e la sicurezza, annunciato dal sindaco Manfredi, per fare il punto sugli episodi di micro e macro-criminalità che stanno interessando tutto il territorio partenopeo e porre un freno quanto prima.

Nella foto d’apertura: Il luogo in cui due sorelle sono state ustionate con l’acido Ansa/Ciro Fusco)

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Redazione Nazionale

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