Vendevano sostanze stupefacenti con listino prezzi e foto sui social col nickname Messina Denaro

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Matteo Messina Denaro, anche dopo la sua morte, continua a far parlare molto di sé. Recentemente è stata arrestata Martina Gentile, figlia dell’amante del boss, e l’ultima beffa del padrino allo Stato riguarda il carro funebre che ha portato la sua salma senza assicurazione.

Il nome di Messina Denaro continua ad avere un fascino macabro e perverso e così alcuni pusher hanno ben pensato di usare il suo nome come nickname per vendere sostanze stupefacenti sui social.

Una vendita social “stupefacente”

I pusher avevano organizzato il loro commercio illegale sui social come un vero e-shop: c’era un listino prezzi con tanto di foto delle sostanze stupefacenti usando il nickname di Matteo Messina Denaro per avere una maggiore “autorevolezza”.

La Guardia di Finanza di Torino ha subito avviato le indagini che hanno portato all’arresto di due persone: un 50enne e un minorenne. I finanzieri del gruppo Orbassano, dopo un monitoraggio continuo dei social, hanno individuato i due probabili pusher a Carignano e hanno perquisito le loro abitazioni.

Il blitz

La Finanza con il fiuto infallibile dei cani antidroga della squadra cinofili ha perquisito le abitazioni dei due presunti pusher, trovando sostanze stupefacenti in entrambe le case. Per la precisione i controlli hanno permesso di scovare cocaina, marijuana, hashish, ketamina, una pianta di cannabis, sostanze da taglio e altro materiale come un bilancino e materiale per il confezionamento sottovuoto.

In più sono stati rinvenute anche due pistole scacciacani modificate con 53 proiettili a salve e 925 euro, ritenuti provento dei traffici illegali.

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Redazione Nazionale

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