Pubblicato il 12 Giugno 2023
E’ finito in manette un quarantanovenne romeno residente a Sezze, arrestato dai militari della locale stazione dei carabinieri. Secondo quanto appreso, l’uomo maltrattava la moglie ed è arrivato a minacciava puntandole alla testa una pistola per poi esplodere nei suoi confronti dei colpi di arma da fuoco.
“La donna – scrivono dal comando provinciale – riusciva a sfuggire alla furia omicida del marito ed allertare i Carabinieri che, giunti immediatamente sul posto, ponevano subito in sicurezza la donna, bloccavano l’uomo in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all’abuso di alcool e sequestravano l’arma con cui aveva sparato”.
Una relazione lunga 20 anni e fatta di violenza fisica e psicologica come confermato dalla donna, ascoltata dai militari
del comandante Ilaria Somma
“Nonostante le violenze – si legge nel comunicato del comando – subite le provocavano diverse ferite evidenti che necessitavano di diversi giorni per la guarigione, la donna non riferiva a nessuno quanto le accadeva, per timore, neanche quando le percosse ricevute le provocavano la lesione della colonna vertebrale o la rottura dell’arcata dentale. E neanche quando ha creduto di morire quando il marito ha tentato di soffocarla con un cuscino o con una busta di plastica. La donna non ha mai voluto sporgere denuncia alle forze dell’ordine, ed anzi, ogni volta perdonava il marito che non esitava a vantarsi con i suoi amici delle violenze a cui sottoponeva la moglie”.
Oltre alle violenze fisiche, la moglie subiva continuamente violenze psicologiche fatte di offese, minacce e privazioni, nonostante da un po’ di tempo la donna versasse in uno stato di salute precario.
Dopo l’ennesimo violento litigio, la donna, esasperata, dichiarava al marito che l’avrebbe lasciato e che doveva andare via di casa, ma queste parole hanno solo aumentato la ferocia dell’uomo che, dopo averla minacciata di morte, ha impugnato una pistola con matricola abrasa e ha iniziato a sparare, non riuscendo a colpirla.