Spari tra le giostrine, parla la mamma ferita: “Perdono chi ha sparato, ma mia figlia aveva il terrore negli occhi”

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Pochi giorni fa in un parco giochi per bambini in piazza Italia a Fuorigrotta, popoloso quartiere di Napoli, è stato esploso un colpo di pistola che ha ferito una donna. La vicenda ha suscitato molto scalpore poiché quel proiettile è stato esploso in una zona che dovrebbe essere sicura per i bambini, un parco giochi, che infatti quel pomeriggio era piano di bimbi che stavano giocando. La donna colpita è Luisa Mangiapia, 49enne colpita da una pallottola vagante che era destinato probabilmente a qualcun altro o che forse è partita per sbaglio.

Le parole di Luisa Mangiapia: “Perdono chi ha sparato”

La donna, ferita alla gamba, è stata portata dall’ospedale San Paolo di Fuorigrotta e ha già trovato la forza di perdonare chi ha sparato. Nell’intervista rilasciata a Fanpage ha detto infatti che quel colpo non era per lei e che chi ha sparato forse si è già pentito.

La 49enne ha detto di non aver visto chi ha sparato, ma ha solo sentito alle sue spalle un gruppo di ragazzini che hanno gridato di scappare. Poco dopo la gamba ha iniziato a sanguinare, dinanzi agli occhi terrorizzati della figlia di 11. Quel proiettile vagante avrebbe potuto colpire proprio sua figlia, o magari qualche altro bambino, ed è proprio questo il pensiero martellante nella testa di Luisa.

Subito una donna si è sfilata una cintura e gliel’ha stretta intorno alla gamba come un laccio emostatico, mentre un’altra con una sciarpa le ha tamponato il sangue e un’altra ancora si è presa cura della figlia che ha assistito cosciente a quella scena orribile. Come riportato da Leggo la bambina ha già assistito ad un’altra sparatoria, è rimasta traumatizzata dalla morte del fratello maggiore in un incidente stradale ed è seguita a scuola da un insegnante di sostegno.

Le ipotesi della polizia

Luisa Mangiapia ha invocato maggiore sicurezza per Napoli, anche perché casi del genere si sono ripetuti e possono ripetersi ancora. Famoso è il caso della piccola Noemi, ferita gravemente in un agguato di camorra, senza dimenticare i drammatici omicidi di vittime innocenti come Francesco Pio Maimone e di Giovambattista Cutolo. Venerdì scorso la vicesindaca della città Laura Lieto e l’assessore alla legalità Antonio De Iesu hanno fatto visita alla donna, promettendo di impegnarsi ancora di più per garantire la sicurezza ai cittadini.

Intanto si continua a indagare sull’episodio e al momento le forze dell’ordine non escludono alcuna pista. Potrebbe essere una faida tra due gruppi composti da giovani criminali desiderosi di conquistare il territorio lasciato “vuoto” dopo gli arresti del clan Troncone. Non è esclusa l’ipotesi di uno scontro tra baby gang, quindi slegate dalla criminalità organizzata, o quella del colpo partito per sbaglio. Intanto gli inquirenti stanno passando al setaccio le immagini di videosorveglianza e ascoltando le testimonianze dei presenti.

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Redazione Nazionale

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