Dopo delicate e minuziose indagini, i Carabinieri della Compagnia di Vittoria sono riusciti ad assicurare alla giustizia gli autori del tentato omicidio di Francesco Lo Monaco, che aveva sconvolto qualche settimana fa la cittadini vittoriese.
Il 21 novembre scorso a Vittoria, infatti, si era verificata una sparatoria in pieno centro, con tanto di inseguimento sulla via Farini. In quell’occasione Francesco Lo Monaco, pluripregiudicato, era stato ferito al fianco sinistro da un colpo di pistola esploso da ignoti assalitori e, successivamente, soccorso da un passante che lo ha trasportato presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Vittoria, dove, grazie al un intervento urgente, i sanitari erano riusciti a salvargli la vita.
Appena ricevuta la segnalazione dell’avvenuto delitto al 112, sono scattate le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Vittoria che, nel corso dell’intera notte di lunedì 22 novembre, ha raccolto sul luogo della sparatoria importanti testimonianze successivamente corroborate dall’immediata analisi dell’immagini prelevate da alcune telecamere situate in via Farini nonché dalla visione oculata dei filmati di altre telecamere di videosorveglianza dislocate sui tragitti di arrivo e di fuga di vie circostanti il teatro dell’azione delittuosa.
L’approfondita attività d’indagine svolta dagli investigatori del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vittoria congiuntamente ai Carabinieri della Stazione di Vittoria, ha consentito di ricostruire in maniera dettagliata l’esatta dinamica del grave evento delittuoso. Considerati i gravi indizi di colpevolezza raccolti dai Carabinieri di Vittoria, la Procura della Repubblica di Ragusa ha emesso i provvedimenti di fermo a carico degli autori dell’efferato delitto. Sin da subito, vi è stato un massiccio dispiegamento di militari dell’Arma dedicati alla ricerca degli autori, attraverso l’impiego di personale specializzato dello Squadrone Cacciatori “Sicilia”, nonché della Squadra d’Intervento Operativo di Palermo: numerose ed incessanti sono state le perquisizioni e i controlli effettuati nei luoghi frequentati dai malviventi.
All’esito di tale attività, i Carabinieri hanno tratto in arresto qualche giorno fa G.S cl.1999 mentre, F.M. cl.1975, resosi immediatamente irreperibile dopo la commissione del reato, è stato tratto in arresto nella serata di ieri. Quest’ultimo, sentitosi braccato dai Carabinieri e non avendo altri luoghi dove rifugiarsi, si è presentato presso la Stazione dei Carabinieri di Comiso accompagnato dal suo avvocato. Il movente che ha spinto i due malviventi a compiere il grave delitto sarebbe da ricondursi a dissidi di carattere familiare e privato. Le indagini sono tuttora in corso.
I fermati, tradotti presso la Casa Circondariale di Ragusa (RG) su disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea, nei prossimi giorni verranno sottoposti ad interrogatorio di garanzia.
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