Pubblicato il 23 Ottobre 2023
Lo afferma un rapporto di NewsGuard, la piattaforma indipendente di monitoraggio sulle notizie.
La conclusione arriva dopo un’analisi di 250 post in lingua inglese, pubblicati nella prima settimana del conflitto, che hanno ottenuto il tasso di interazione più alto sulla piattaforma di Elon Musk, pur condividendo notizie false e tendenziose.
Stando alla ricerca di NewsGuard, “186 di questi 250 post – il 74% – sono stati condivisi da account X verificati”.
Tra le 10 affermazioni false o non comprovate esaminate da NewsGuard e condivise dagli account individuati, ci sono queste: l’Ucraina ha venduto armi a Hamas; un documento della Casa Bianca dimostra che gli Stati Uniti stanno inviando 8 miliardi di dollari in aiuti militari a Israele; l’attacco terroristico di Hamas è in realtà una false flag orchestrata da Israele o dall’Occidente.
Complessivamente, i post che diffondono queste narrazioni false hanno ricevuto 1.349.979 interazioni e sono stati visti in totale più di cento milioni di volte in una sola settimana.
Ad esempio, l’utente verificato @Sprinter99800, un account anonimo con più di 361.000 follower, ha condiviso cinque diverse bufale sulla guerra. I suoi post sono stati visualizzati quasi tre milioni di volte.
Nel marzo 2023, Musk ha modificato il sistema di verifica della piattaforma, consentendo a tutti gli utenti di pagare 8 dollari al mese per ottenere la spunta blu.
“La decisione si è rivelata una vera manna dal cielo per gli attori malintenzionati che condividono misinformazione sulla guerra tra Israele e Hamas – sottolinea NewsGuard – Al costo di un biglietto del cinema ora possono accedere a un pubblico più vasto e assicurarsi la credibilità associata al prestigioso segno di spunta blu”.