Pubblicato il 30 Settembre 2024
Nella serata di sabato, la Polizia di Stato della Questura di Latina è intervenuta prontamente in un ristorante a Fondi, a seguito di una segnalazione pervenuta alla Centrale Operativa Telecomunicazioni. La segnalazione è scattata per l’attivazione di un braccialetto elettronico antistalker, un dispositivo costituito da due parti: uno al braccio o alla caviglia dello stalker e l’altro in possesso della vittima. Questo sistema si attiva quando il molestatore supera i limiti spaziali stabiliti dal giudice, segnalando il pericolo immediatamente.
Il Confronto nel Ristorante e l’Arresto del Persecutore
I poliziotti del Commissariato di Fondi, giunti sul posto, hanno trovato una donna all’esterno del locale che ha subito indicato un uomo di circa 40 anni, suo ex compagno, come il responsabile della violazione. L’uomo, già noto per precedenti atti persecutori e maltrattamenti nei confronti della stessa donna, era sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento con il braccialetto elettronico. La donna ha raccontato che, durante l’intera giornata, il suo ex compagno l’aveva tormentata con messaggi offensivi e minacciosi, per poi farsi trovare nel ristorante che lei frequentava abitualmente.
L’Atteggiamento di Sfida del Colpevole e la Reazione delle Autorità
Anche alla presenza degli agenti, l’uomo non ha mostrato alcun segno di pentimento, anzi ha palesato un atteggiamento compiaciuto per la sua azione, come a voler sfidare ulteriormente le autorità. La determinazione mostrata dall’uomo nel violare le misure restrittive e nel continuare a perseguitare la donna ha portato a un rapido intervento da parte delle forze dell’ordine.
Misure Cautelari: L’Arresto e il Trasferimento in Carcere
Dopo il confronto sul posto, e d’intesa con il Pubblico Ministero di turno, si è deciso di procedere all’arresto del quarantenne. L’uomo è stato inizialmente sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza che si è svolta nella giornata odierna presso il Tribunale di Latina. A seguito del procedimento, è stato disposto il suo trasferimento in carcere, come ulteriore misura per proteggere la vittima e prevenire ulteriori azioni persecutorie.