Pubblicato il 28 Gennaio 2025
Paolo Zignani, autotrasportatore 57enne residente a Borello, a Cesena, è finito nel mirino di due donne, una 36enne e la madre, che senza un apparente motivo lo stanno stalkerizzando da 5 mesi, mandando a casa sua di tutto, perfino carri funebri per prelevare la salma dell’uomo.
L’incubo di Paolo Zignani
L’uomo ha contattato diversi giornali ed è andato anche in numerose trasmissioni televisive per raccontare la sua folle e delirante storia. Negli ultimi 5 mesi ha denunciato di essere stato vittima di almeno 800 episodi di stalking, alcuni anche piuttosto macabri, come l’invio a casa sua di carri funebri per prelevare la sua salma. Il povero 57enne si vede arrivare ogni giorno servizi non richiesti, come appunto i carri funebri (uno ogni 3 giorni), ma anche parquet, abiti da sposa, pizze, autospurghi, mazzi di fiori, ambulanze, apriporte e vigili del fuoco.
La 36enne si sarebbe addirittura iscritta ad un sito di incontri e darebbe appuntamenti proprio a casa del povero Zignani, che non può fare altro che dire ai clienti che si presentano a casa sua che lì non c’è nessuna ragazza. A Repubblica l’uomo ha detto che i clienti insistono, quindi questa storia per lui sta diventando un vero incubo.
Perché le due donne ce l’hanno con lui?
Ma per quale motivo le due donne hanno preso di mira il povero Zignani? Non sembra che ci sia un motivo reale, anzi, come ha spiegato il 57enne non le conosce neanche, non ha mai avuto alcun contatto con loro e le ha viste solo qualche volta a Badia Prataglia, una frazione di Poppi in provincia di Arezzo, dove ha vissuto per un periodo di tempo.
L’autotrasportatore ha raccontato al Resto del Carlino che le due donne sono conosciute in paese per la loro instabilità mentale, vestono in modo trasandato e insultano le persone mentre camminano senza un motivo. A quanto pare in passato avrebbero preso di mira anche altre persone, ma avrebbero sempre negato le loro responsabilità.
La Procura di Forlì sta indagando sulle due donne per stalking e procurato allarme, ma nonostante la denuncia di Zignani sembra che non abbiano alcuna intenzione di porre fine alla persecuzione ai danni dell’uomo.