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La curiosa storia di Martin Adam, l’attaccante dell’Ungheria diventato un meme

Pubblicato il 17 Giugno 2024

Manifestazioni sportive come gli Europei e i Mondiali servono per raccontare storie simpatiche e folcloristiche anche al di fuori del terreno di gioco. La storia più curiosa raccontata finora è probabilmente quella di Martin Adam, attaccante dell’Ungheria. Non ha segnato, anzi, la Nazionale magiara ha anche perso con un sonante 3-1 all’esordio contro la Svizzera.

Ma allora perché parlano tutti di lui? Perché con quella barba incolta da vichingo e il fisico imponente simile a quello di un rugbista, tutto sembra tranne che un calciatore professionista. Alto 191 cm per 83 kg, è già diventato un meme per il suo fisico decisamente robusto e di certo non in linea con i canoni richiesti oggi per uno sportivo, soprattutto un calciatore.

La storia di Martin Adam che si prende in giro: “L’ultimo Europeo l’ho visto in tv con una birra in mano”

Adam è diventato un meme, non solo per il fisico ma anche per la simpatica intervista che ha rilasciato dopo il match con la Svizzera: “Euro 2020? Ricordo benissimo dov’ero, sul divano di casa a bere birra”. Quando gli hanno parlato dei meme, lui ci ha riso su, scherzando sulla sua stazza imponente e aggiungendo: “Sono nato in questo modo, ho questa forma corporea, non sto dicendo che ero così quando sono nato, ma ho un fisico di base, una genetica, non posso cambiarlo”.

Il ct Marco Rossi gli ha concesso 11 minuti contro la Svizzera che gli sono valsi l’esordio ad una competizione importante come gli Europei di calcio ed è diventato l’idolo di molti sportivi che tifano per un suo goal.

E pensare che il gigante ungherese, 29 anni, avrebbe potuto approdare anche in Italia, precisamente al Genoa, che poi ha virato altrove. In carriera Martin ha segnato più di 100 gol, 84 dei quali nel campionato ungherese. Meno prolifico in Corea del Sud, dove milita attualmente nell’Ulsan HD.

In molti lo scherniscono, per altri è un eroe: la cosa sicura è che Martin Adam è diventato un meme sui social e rappresenta al momento una delle storie più simpatiche e belle da raccontare, poiché è la dimostrazione che non è mai troppo tardi per realizzare i propri sogni, pur senza avere il “physique du rôle”, un bel messaggio anche contro il body shaming.