Pubblicato il 5 Ottobre 2023
Nel mondo esistono malattie rarissime e alcune di loro sembrano superare davvero i confini della realtà. Ne sa qualcosa Tessa Hansen-Smith, ragazza 25enne di Fresno, in California, che soffre di una patologia rarissima da cui sono affette solo altre 250 persone in tutto il mondo: l’orticaria acquagenetica.
In pratica la ragazza è allergica all’acqua e, ogni volta che entra a contatto, spuntano eruzioni cutanee, arrossamenti e forti pruriti. Un problema gravissimo, considerando che l’acqua è fonte di vita e serve per idratarsi e per lavarsi.
La scoperta della patologia
La patologia, individuata all’età di 8 anni, fu scoperta proprio dalla madre Karen Hansen-Smith, dottoressa in medicina generale che solo dopo approfonditi studi ha scoperto la terribile malattia di cui soffre la figlia.
Da allora è iniziato un vero calvario per la ragazza che, oltre alle evidenti difficoltà nella vita di tutti i giorni, deve anche sostenere spese costosissime per le cure alle quali deve sottoporsi.
Parla la ragazza allergica all’acqua: “Se mi faccio la doccia sanguino”
Per parlare del suo problema Tessa ha aperto una pagina Instagram, chiamata “livingwaterless”, cioè “vivere senz’acqua”, dove racconta il suo dramma e la sua vita quotidiana.
“Uscivo dalla doccia e avevo enormi eruzioni sulla pelle, e il mio cuoio capelluto sanguinava dopo essermi lavata” – ha raccontato la 25enne, che in sostituzione usa le salviettine umide che comunque le fanno male.
Non può bere acqua, poiché solo poche gocce le provocano forti bruciori allo stomaco, e quindi è costretta a bere principalmente latte per idratarsi.
La campagna di crowdfunding
Tessa deve pagare costosissime cure e quindi ha lanciato una campagna di crowdfunding su GoFundeMe spiegando: “Il conto più grande della mia degenza ospedaliera ammonta a circa 8.000 dollari, escluse le altre fatture per le successive visite mediche, i controlli e la terapia fisica. Le donazioni andranno direttamente a coprire le spese mediche correnti e verranno messe da parte per le future spese”.