Pubblicato il 21 Febbraio 2024
C’è ancora profonda indignazione ad Altavilla Milicia dopo la terrificante strage familiare commessa da Giovanni Barreca che ha ucciso la moglie Antonella Salamone e i due figli Kevin di 16 anni ed Emmanuel di 5 anni, con l’aiuto della figlia 17enne, che avrebbe ammesso la sua partecipazione.
Nell’indagine è coinvolta una coppia di fanatici religiosi, Massimo Carandente e Sabrina Fina, che secondo gli inquirenti avrebbero aizzato Barreca contro la famiglia. Secondo Repubblica però il triplo atroce delitto non sarebbe legato solo a fanatismo religioso, ma anche a questioni economiche. I due infatti avrebbero messo gli occhi sulla villetta dei Barreca e la loro intenzione era quella di impossessarsene.
Gli occhi sulla villetta dei Barreca
Secondo le indagini Massimo Carandente e Sabrina Fina erano percettori del reddito di cittadinanza ma, quando il sussidio è stato sospeso, la loro situazione economica ha iniziato a peggiorare. Gli inquirenti stanno passando al setaccio qualsiasi ipotesi, anche quella secondo la quale i due fanatici religiosi avrebbero messo gli occhi sulla villetta dei Barreca.
Si sta indagando come e perché Carandente e la Fina si siano insinuati nella vita di Giovanni Barreca, fino al punto di convincerlo a lasciare casa perché “infestata dal demonio”. Quando hanno capito che i Barreca non sarebbero andati via, avrebbero messo in atto la loro vendetta.
“Delitto raccapricciante”
La coppia è difesa dall’avvocato Marco Rocca, che ha incontrato oggi per la prima volta i suoi assistiti accusati di aver convinto Barreca a uccidere e torturare la famiglia. I precedenti avvocati, Sergio e Vincenzo Sparti, hanno preferito rinunciare al primo mandato.
“Ho avuto solo modo di leggere l’ordinanza – ha detto l’avvocato Rocca poco prima di entrare in carcere – in modo da capire di cosa stiamo parlando. All’esito della lettura io non ho idea di come siano andati i fatti. Voglio parlare con i due indagati. È certamente un delitto raccapricciante e voglio capire come sono andate le cose”. Sulla rinuncia del mandato dei suoi predecessori si è limitato a dire: “C’è anche una pressione mediatica enorme. Io vengo per capire le vicissitudini, vedremo”.