Dopo la riapertura del caso Emanuela Orlandi, potrebbe emergere dal passato un altro terribile episodio di cronaca nera italiana: la strage di Erba. A quanto pare infatti ci sarebbero nuovi elementi presentati dalla difesa che potrebbero rimettere in discussione la posizione di Olindo Romano e Rosa Bazzi, considerati gli autori materiali di quell’orribile strage.
Cuno Tarfusser, sostituto Pg di Milano, ha depositato presso il Procuratore generale Francesca Nanni e all’Avvocato generale Lucilla Tontodonati una relazione che contiene elementi nuovi per riaprire il caso. Nanni e Tontodonati dovranno valutare se unire oppure no la richiesta all’istanza di revisione del processo che i difensori di Olindo e Rosa stanno per presentare a Brescia.
Il legale della coppia, Fabio Schembri, più volte ha richiesto la revisione del processo presentando intercettazioni e testimonianze inedite che, a suo dire, non furono prese in considerazione.
Per la strage, risalente all’11 dicembre 2006, sono stati condannati all’ergastolo Olindo Romano e Rosa Bazzi che stanno scontando la pena rispettivamente nel carcere di Opera e nel carcere di Bollate. Entrambi hanno però ribadito la loro innocenza, dichiarando di essere stati incastrati.
I due, per continue liti di vicinato, assassinarono a colpi di coltello e spranga Raffaella Castagna, il figlio di 2 anni Youssef Marzouk, la nonna del piccolo Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini.
L’unico sopravvissuto alla strage fu Mario Frigerio, marito della Cherubini, che scampò alla follia omicida solo poiché i due coniugi lo considerarono morto. In seguito la casa fu anche data alle fiamme, evidentemente per coprire le tracce.
Va precisato che le prove contro Olindo e Rosa sono sempre state schiaccianti. Entrambi firmarono una confessione e in particolare Olindo rilasciò commenti inequivocabili sulla sua colpevolezza.
E ancora furono trovate tracce del sangue di Valeria Cherubini, mista a sangue maschile, nell’auto di Olindo e Rosa. Infine ci fu la testimonianza oculare di Mario Frigerio, l’unico sopravvissuto alla strage poi deceduto nel 2014, che accusò Olindo: “Vidi Olindo, mi fissò con degli occhi da assassino, non dimenticherò mai il suo sguardo, era una belva”.
"Amar era una persona sorridente e generosa, un atleta rigoroso, un grande professionista, era un…
Un operaio incensurato è sospettato dell'omicidio di Arturo Panico, 71 anni, il falegname ucciso a…
"Siamo in uno stato di guerra, ora basta". E' la denuncia di Vincenzo Bottino, il…
"Non si esclude l'omicidio, perché è impossibile che una ragazza di quindici anni usi quel…
"La decisione antisemita della Corte penale internazionale equivale al moderno processo Dreyfus, e finirà così. Israele…
La Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un Avviso…