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Southport

Strage di Southport, 3 bambine uccise. La destra ultra-nazionalista semina violenze e disordini, paura nella comunità islamica in Gran Bretagna

Pubblicato il 3 Agosto 2024

L’Inghilterra è ancora sotto choc per l’aggressione senza motivo di un 17enne in una scuola di yoga a Southport dove ha accoltellato diverse bambine, uccidendone tre. La tragedia è stata la miccia che ha acceso l’odio degli ultra-nazionalisti inglesi che a Sunderland nella notte hanno dato vita a scontri violentissimi con la polizia. Circa 200 facinorosi, molti dei quali con la testa rasata e dichiaratamente di estrema destra, sono scesi in strada con l’intento di provocare gravi disordini.

Secondo le autorità la strage di Southport è stata strumentalizzata da queste frange violente di destra per incanalare l’odio della nazione contro gli immigrati e gli islamici, che rappresentano una fetta importante della popolazione britannica.

Gli attacchi alla moschea locale

A Sunderland i dimostranti hanno riversato il loro odio islamofobico contro la moschea locale e sono stati affrontati dagli agenti della Northumbria Police, contro i quali sono stati lanciati mattoni, pietre e lattine di birra. La rabbia della folla si è poi rivolta senza alcuna motivazione contro negozi e auto, distrutti o dati alle fiamme. Un commissariato è stato attaccato, così come un edificio è stato dato alle fiamme. Il bilancio finale è di diversi poliziotti feriti, molti dei quali costretti a ricorrere alle cure in ospedale, e di una decina di arrestati.

L’allarme in tutta l’Inghilterra

Intanto i vari dipartimenti della polizia si stanno mobilitando per gestire le tanti manifestazioni in programma nel weekend nelle città inglesi. In particolare si teme che anche a Londra possano scendere in campo gli ultra-nazionalisti di destra per protestare contro l’immigrazione e venire a contatto con una marcia filo-palestinese per chiedere lo stop delle ostilità nella Striscia di Gaza, cosa che è già avvenuta in passato.

La paura della comunità musulmana

Intanto serpeggia la paura tra la comunità musulmana in Gran Bretagna, che vanta milioni di cittadini su tutto il territorio. Il governo laburista ha etichettato gli scontri come atti teppistici, ma ha garantito comunque l’adozione di una linea dura, sulla falsa riga dei provvedimenti presi a suo tempo da Margaret Tatcher per debellare il triste fenomeno degli hooligans.

Si sta valutando la creazione di un coordinamento della polizia ad hoc, ma anche una forma di comunicazione finalizzata a bloccare le fake news che alimentano l’odio anti-musulmano e anti-islamico, con pene severe per chi diffonde false notizie.

Alcuni influencer di estrema destra hanno alimentato teorie cospirazioniste dietro la morte delle bambine, vagheggiando un piano dei terroristi musulmani per colpire il Regno Unito. In realtà si è poi scoperto che Axel Rudakubana, il 17enne che ha commesso la strage, è un cittadino britannico nato a Cardiff da genitori originari del Ruanda, non musulmano e senza alcun legami con gli ambienti islamici.