Pubblicato il 11 Aprile 2024
Alle vittime già accertate della strage di Suviana, Vincenzo, Mario e Pavel, se ne aggiunge purtroppo un’altra: si tratta di Adriano Scandellari, ingegnere 57enne di Ponte San Nicolò e padre di due ragazze. Il suo corpo è stato rinvenuto oggi 11 aprile dai sommozzatori che lo hanno riportato in superficie.
Chi era Adriano Scandellari
Adriano Scandellari viveva a Ponte San Nicolò, piccole comune nel padovano, dove risiedeva con la moglie e le figlie adolescenti di 16 e 14 anni. Era molto noto in paese e con la moglie frequentava la parrocchia e partecipava a diverse attività. Si era laureato all’Università di Padova in Ingegneria elettrica ed elettronica e lavorava all’Enel dal 1993.
Aveva spostato da un po’ di tempo il suo ufficio a Mestre, in via Torino, e spesso veniva inviato all’estero per svolgere lavori per conto dell’azienda. L’anno scorso aveva ricevuto anche il titolo di Maestro del Lavoro direttamente dal Presidente della Repubblica Mattarella.
Benché i soccorritori avessero detto che c’erano poche speranze di trovare superstiti, un’ondata di commozione ha travolto Ponte San Nicolò quando si è diffusa la notizia della morte di Scandellari. Sul luogo dell’incidente si è recata la moglie, Sabrina Greccio, arrivata ieri pomeriggio insieme ai cognati nella speranza di un miracolo che purtroppo non c’è stato.
La situazione attuale
Martedì 9 aprile si è verificata la devastante esplosione di un trasformatore collegato ad una turbina a quasi 50 metri sotto il livello del lago della centrale idroelettrica di proprietà di Enel Green Power. La centrale è stata oggetto di lavori di manutenzione straordinaria e attualmente si stanno effettuando operazioni di collaudo. L’esplosione ha provocato 4 vittime, 5 feriti gravi e 3 dispersi, ma si dispera ormai di trovare altre persone vive.