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Studentessa investita alla circonvallazione, Bonaccorsi: “Cosa aspettano a realizzare il sovrappasso?” La risposta di Trantino

Pubblicato il 7 Ottobre 2024

Dopo l’incidente di ieri pomeriggio alla circonvallazione di Catania dove una studentessa Erasmus è stata investita (è ricoverata in gravi condizioni) in città scoppia la polemica sulla sicurezza. Mentre Graziano Bonaccorsi, consigliere del M5S, ha richiesto la costruzione del sovrappasso per l’attraversamento pedonale in quel tratto di circonvallazione, il sindaco Enrico Trantino è intervenuto con un post sul suo profilo facebook sostenendo che “parlare di sovrappasso è fuorviante”

La posizione di Graziano Bonaccorsi e del M5S

“Cosa aspetta l’amministrazione, l’ennesimo incidente mortale? Si chiede, retoricamente, Graziano Bonaccorsi; cosa aspettano a realizzare il sovrappasso alla circonvallazione? Non sono bastati due morti in quel tratto maledetto? Quanto ancora dobbiamo aspettare prima che venga costruito il sovrappasso pedonale in viale Andrea Doria?

Noi abbiamo scritto – continua Bonaccorsi – un’interrogazione sulla mancata realizzazione del sovrappasso, chiedendo informazioni sui fondi, sulla possibilità di realizzare una nuova struttura, ma l’amministrazione ha chiarito che non ha fondi e neanche la volontà. Catania non può permettersi altri incidenti, abbiamo bisogno di soluzioni immediate e concrete per la sicurezza stradale. Il sovrappasso è indispensabile, non possiamo più accettare l’indifferenza di chi dovrebbe proteggerci. Anziché buttare fondi nella insensata ciclabile di via Santa Sofia, iniziate a cercare risorse per realizzare il sovrappasso”.

Il post del sindaco

“Hannah, la ragazza irlandese, investita mentre attraversava la circonvallazione sulle strisce pedonali, all’inizio di viale Andrea Doria, è stata sottoposta a intervento. Le sue condizioni sono stabili, ma rimane in prognosi riservata. Per adesso mi preoccupo di conoscere l’evoluzione del suo stato, pregando perchè guarisca. Sento però il dovere di intervenire, per il timore che la comprensibile emotività possa distorcere la realtà. Ci rimproverano di non avere realizzato il sovrappasso di cui si parlò dopo la morte di Chiara. L’attraversamento in cui si è verificato l’evento di ieri non c’entra nulla con quello in cui è avvenuto l’incidente lo scorso anno. Su quest’ultimo, su parere unanime dei tecnici, abbiamo ritenuto sufficiente l’installazione dei t-exspeed e l’illuminazione delle strisce al momento del verde pedonale. Da quel momento tutti si fermano e rispettano il rosso e, a detta di tutti, anche per la presenza dei nuovi autovelox, la circonvallazione è in sicurezza come non lo è mai stata prima. Questo non significa che non possa accadere nulla, come l’esperienza di ieri ci ha dimostrato. La fatalità, l’imponderabile, è sempre in agguato e non esistono rimedi definitivi. Ma è fuorviante parlare del sovrappasso, in passato rimosso da altra amministrazione (ma in effetti non utilizzato da nessuno), come soluzione a tutti i mali: anche ove fosse esistito, si trova in altro tratto di strada e non avrebbe evitato quel che è successo. Qualcuno ha commentato l’attivazione dei nuovi presidi di sicurezza da noi istallati sulla circonvallazione, come il frutto della nostra volontà di “fare cassa”. Forse, quando parliamo della vita di persone, dovremmo essere più cauti e moderati, e pensare che contravvenzionare chi non rispetti i divieti sia solo il modo più efficace per indurre al rispetto delle regole.”