Pubblicato il 7 Novembre 2024
Nella notte di Halloween un uomo avrebbe stuprato una ragazzina di 17 anni nei bagni di un locale nel veneziano e un gruppo di persone non identificate ha messo nel mirino proprio il presunto stupratore. Il 5 novembre in campo San Giacometto, in zona Rialto, con la vernice bianca è stato scritto sulla strada un messaggio inequivocabile: “Stupratore hai le ore contate”. A completare la scritta c’erano anche 4 numeri, 1312, un codice che corrisponde alle lettere ACAB, acronimo di “All Cops Are Bastards”, cioè “Tutti i Poliziotti Sono Bastardi”.
La scritta è stata cancellata ma il giorno dopo, mercoledì 6 novembre, in campo Bella Vienna sono stati ritrovati dei volantini che raccontavano la violenza, accompagnati dalla scritta “Dead man don’t rape”, cioè “Gli uomini morti non violentano” e dalla testa di Medusa, simbolo delle vittime di violenza sessuale. La Digos ha avviato le indagini per capire chi può essere l’autore o gli autori di quella scritta, ma per ora non ci sarebbero immagini nitide.
Chi è il presunto stupratore
Secondo il racconto la 17enne era giunta in città per festeggiare Halloween, quando sarebbe stata avvicinata da un uomo con il quale avrebbe iniziato a chiacchierare. Durante la conversazione lei sarebbe andata in bagno e proprio lì l’avrebbe seguita l’uomo, che l’avrebbe poi costretta a subire un atto sessuale.
Il racconto è stato confermato da un’altra ragazza, anche lei nel locale per festeggiare Halloween con la cugina più grande, che ha soccorso la 17enne. Ha riferito che l’adolescente stava male e che era quasi svenuta, come riferito da Repubblica. La presunta vittima però sarebbe andata via dal locale facendo perdere le sue tracce, prima che arrivasse l’ambulanza e i carabinieri. Va inoltre aggiunto che non c’è stata alcuna denuncia, ma i militari sono comunque al lavoro per cercare la presunta vittima e il presunto aggressore.
Si sa pochissimo dell’uomo, solo che avrebbe detto alla giovane ragazza che lui era un militare. Da qui si spiega la scritta ACAB, un attacco diretto all’uomo, che presumibilmente è nell’esercito, e di conseguenza a tutte le forze dell’ordine. Naturalmente va verificata anche la reale appartenenza del presunto stupratore all’esercito.